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Scrive Godina: «Honduras, così il caffè si confronta con la crisi politica locale»

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MILANO – Andrej Godina ci ha inviato questa testimonianza sull’Honduras uno dei Paesi maggiori produttori di caffè alle prese con diversi problemi riconducibili alla crisi politica.

di Andrej Godina

Le drammatiche vicende delle ultime due settimane riportano prepotentemente in primo piano l’Honduras, in assoluto il Paese in maggiore ascesa negli ultimi anni a livello internazionale per quanto riguarda la produzione di caffè arabica.

Le statistiche di produzione dell’Ico attestano il Paese con una produzione nel 2016 di oltre 7,5 milioni di sacchi che lo porta a posizionarsi al terzo posto nella produzione di caffè arabica dopo il Brasile e la Colombia e al secondo posto nella produzione di caffè lavato dopo la Colombia.

In Honduras ci sono sei principali zone di produzione del caffè che nel complesso permettono al paese di identificare diverse caratterizzazioni di tazza: Copan, Opalaca, Montecillos, Comayagua, El Paraiso, Agalta.

Il paese produce una buona quantità di caffè certificato Biologico, Fair Trade, Utz, Rainforest Alliance con infrastrutture di lavorazione dei chicchi di ultima generazione con tavole densimetriche, selezionatrici ottiche che permettono di ottenere caffè di qualità ben selezionati.

Le regioni di produzione del caffe in Honduras

 

La classificazione commerciale propone caffè Shg – Strictly high grown, che crescono sopra i 1200 m/slm e HG – High grown, che vengono prodotti su terreni con altitudine minore.

Douglas Urquia Pineda, direttore del beneficio di lavorazione del caffè Coffee Planet Corporation di Santa Rosa di Copan ci ha detto: «In questi ultimi anni la produzione del caffè è aumentata nel nostro paese e in particolare la regione occidentale di Copan si è guadagnata uno dei primati qualitativi nella produzione di caffè del paese. Coffee Planet è un’azienda in grado di gestire la lavorazione di sette container di caffè verde al giorno. Utilizzando un impianto moderno di classificazione e selezione dei chicchi che alla fine di ogni periodo di raccolta permette di esportare fino a 450 container».

«L’attuale situazione politica del Paese non è facile, auspico quanto prima che venga fatta chiarezza sul conteggio dei voti dei seggi. Questo per avere una stabilità politica che permetta all’industria del caffè di Honduras di poter raccogliere, lavorare ed esportare il caffè. Questo senza alcuna difficoltà e in una situazione di normalità. Ora abbiamo già pronti per l‘esportazione cinque container di caffè che allo stato attuale delle cose verranno trasportati senza alcun problema prossima settimana».

Omar Rodriguez, direttore della cooperativa COCAFCAL di Las Capucas, San Pedro de Copan: «La nostra cooperativa è un fiore all’occhiello nella produzione di caffè certificato biologico e fairtrade nella regione con più di 850 soci. In questo momento la raccolta del caffè è un po’ in ritardo rispetto alle previsioni per una maturazione dei frutti. Che si è prolungata un po’ più del solito, ma la quantità e la qualità del caffè si prospettano essere ottimi».

«Abbiamo iniziato la raccolta delle ciliegie di caffè due settimane fa con le piantagioni di più bassa altitudine. E non abbiamo avuto nessun problema né difficoltà nella nostra aerea con l’attuale crisi politica. L’unica mia preoccupazione è la fornitura costante di carburante per il nostro locale punto di approvvigionamento. Questo per poter avere sufficiente carburante per i camion e pick up e i generatori di corrente. Che di tanto in tanto dobbiamo attivare quando viene a mancare l’energia elettrica fornita dall’azienda di Stato. Personalmente sono ottimista e credo fermamente che la situazione si normalizzerà in brevissimo tempo».

Andrej Godina, Douglas Urquia Pineda – Coffee Planet Corporation, Omar Rodriguez – cooperativa COCAFCAL, Janny Torres – Coffee Planet Corporation, Ansgar Elfgen – Umami Area Honduras

Ansgar Elfgen, vice presidente di finca Rio Colorado in Las Capucas: “Sono arrivato nel Paese dalla Germania, dove risiedo, in questi giorni, nel bel mezzo della crisi politica honduregna e da quanto ho potuto leggere dai mezzi di informazione esterni al paese ero abbastanza preoccupato. in realtà qui nella regione occidentale del paese viaggiando in auto, passeggiando per la città di Santa Rosa, andando a visitare le piantagioni di caffè tutto è normale e non c’è alcun segno di pericolo, sommossa popolare o repressione di polizia ed esercito».

«Camminando per la città i negozi sono aperti, le persone fanno la spesa regolarmente, escono a bere un caffè e i ristoranti sono frequentati. In Las Capucas con un gruppo di soci abbiamo comprato una piantagione di 45 ettari. I nostri raccoglitori hanno iniziato la raccolta e tutto procede con estrema normalità. Mi aspetto un grande raccolto dalla piantagione e un’ottima qualità di tazza».

Esempi di partecipazione popolare in Honduras

Michela Accerenzi, coordinatrice di fondazione ETEA a Santa Rosa di Copan: “La situazione a Santa Rosa è tranquilla nonostante la situazione politica critica del Paese e nonostante la frode evidente che è avvenuta alle elezioni. Ciò che mi meraviglia positivamente sono state le manifestazioni popolari di strada. Un bell’esempio di partecipazione sociale per esigere dalla politica i diritti democratici e costituzionali».

«Spero che questa situazione non si risolverà presto. Perché temo che Juan Orlando Hernandez dovesse essere riconfermato le manifestazioni popolari potrebbero continuare. È successo già dal colpo di stato nel paese del 2009 e falde di delinquenza locale potrebbero approfittarne. Creando situazioni di violenza e di blocco delle principali vie di comunicazione. Sicuramente quello che posso dire è di nutrire grande speranza nel popolo dell’Honduras. E di come in qualche modo si riuscirà ad uscire da questa crisi».

Andrej Godina

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