MILANO – Il governo colombiano si muove nell’intento di scongiurare la nuova agitazione proclamata per il 19 agosto. Quella rivendicata dal Movimento nazionale per la difesa e la dignità del settore del caffè.
Il governo colombiano tenta la via del dialogo
L’esecutivo ha invitato i rappresentanti delle organizzazioni di base dei produttori a un incontro chiarificatore. Questo si svolgerà mercoledì prossimo a Bogotá, allo scopo di verificare “ciò che non è stato ancora attuato” degli accordi dell’8 marzo scorso.
Si esprime il vice presidente del governo colombiano
“Gli accordi sono fatti per essere rispettati e faremo in modo che sia così” . Ha dichiarato giovedì il vice presidente colombiano Angelino Garzon, al termine di una riunione.
A riprova dell’importanza attribuita dal governo all’incontro del 17 luglio è preannunciata sin d’ora la partecipazione dei responsabili dei dicasteri dell’agricoltura, delle finanze e degli interni.
Cosa si è discusso durante l’incontro
Al summit dovrebbe essere presenti anche il direttore esecutivo di Fedecafé Luis Genaro Muñoz. (fortemente contestato dal Movimento). Nonché i governatori dei principali dipartimenti produttori.
Il ministro dell’agricoltura Fransisco Estupinan difende intanto l’operato dell’esecutivo.
“il governo colombiano ha tenuto fede agli impegni assunti nei confronti dei produttori. Si è pronti al dialogo con quanti ritengono di essere stati danneggiati”.
Gli accordi sottoscritti tra governo e rappresentanti dei produttori a inizio marzo hanno elevato il sussidio per ogni “carga” da 125 kg di caffè in pergamino a 145.000 pesos.
La burocrazia ostacola il processo
Ma secondo Victor Correa – uno dei promotori del movimento – i sussidi promessi non sono ancora arrivati ai produttori.
Per ottenere i sussidi, questi ultimi devono fornire prova dei volumi venduti.
Spesso gli intralci e i ritardi sono causati proprio dai tempi e dalle formalità necessarie per sottoporre la relativa documentazione (a volte complicata per i piccoli produttori) al vaglio delle autorità.
In un comunicato diffuso la settimana scorsa, Fedecafé sostiene che, nell’ambito del Programma di protezione dei redditi dei produttori di caffè (Pic), sono stati stanziati, in 36 settimane, oltre 471 miliardi di pesos. (circa 190 milioni di euro) In sussidi a sostegno dei cafeteros di 575 comuni in 21 dipartimenti.