MILANO – “Chi si ferma è perduto”. Il vecchio adagio è più che mai valido per il mondo del caffè. Dal barista al torrefattore, alle tante figure professionali che ruotano attorno a questo complesso settore. La buona affluenza che i numerosi corsi sul caffè che si svolgono in tutta Italia lo evidenziano. Una parte degli operatori ha colto l’importanza della formazione e dell’aggiornamento. Essere SCAE TRAINERS certificati, ormai, è essenziale.
Scae Trainers: il risultato di formazione e aggiornamento
Settori, questi ultimi, in cui Scae – Speciality Coffee Association of Europe – è attiva in tutto il mondo.
Nonostante abbia un buon numero di Authorized Scae Trainers, l’Italia non è mai stata molto attiva sul fronte certificazioni. L’appello a un maggiore dinamismo è stato colto da Andrej Godina (nella fotografia sopra). Tanto da aver meritato in occasione del World of Coffe dello scorso giugno una targa. “Un riconoscimento dello splendido lavoro compiuto” sul fronte formativo, con l’organizzazione di diversi corsi.
Sistema modulare
Il sistema formativo firmato Scae è il Coffee Diploma System. Articolato in più sezioni e gradi. Questi poi si replicano identici in tutto il mondo. Chi vuole avvicinarsi a essi può dunque farlo in luoghi e tempi tra loro differenti; senza un preciso calendario, in base alle proprie possibilità e necessità.
I moduli sono sei: Coffee Introduction, Barista Skills, Green Coffee, Grinding and Brewing, Roasting, Sensory and Cup Tasting.
Cosa seguire per diventare ottimi Scae Trainers
Ad oggi, a eccezione di Coffee Introduction, che prevede un solo corso, sono articolati su due livelli. Dal prossimo anno diventeranno poi tre. Base (foundation), intermedio e professional.
Ogni sessione (come ogni esame) prevede un mix di formazione teorica e pratica. Fino a fine anno, il superamento di un corso livello 1 permette di acquisire 10 punti, 25 quello di livello 2. In futuro le certificazioni foundation daranno diritto a 5 crediti formativi; l’intermedio a 10 e il professional a 25.
Un percorso che termina col diploma
“Al raggiungimento di 100 punti si ottiene il Coffee Diploma. L’attestato di riconoscimento emesso dalla Speciality Coffee Association di Londra. Questo imostra la competenza del candidato negli argomenti di cui ha superato gli esami. Le certificazioni possono essere rilasciate e fatte solamente dagli Authorized Scae Trainers; ovvero trainer che hanno una comprovata capacità di svolgere i corsi di formazione e le certificazioni del Coffee Diploma System. – spiega così Andrej Godina. Da parte sua è tra i pochi in Italia a poter offrire una formazione a 360° su tutti i moduli del Coffee Diploma. C’è chi ha una specifica competenza sul verde. Chi – come alcuni campioni delle competizioni del WCE (World Coffee Events) – è specializzato nella formazione dei baristi”.
Perché consiglia di seguire questi corsi?
“Penso che per chiunque operi nel settore sia importante avere un curriculum articolato. Ma, soprattutto, riconosciuto a livello internazionale. Come lo sono le certificazioni CDS della Scae. È molto importante anche il clima particolare che si forma nella singola o nelle due giornate del corso. Dove la teoria si alterna alla pratica e con il passare delle ore si crea un clima di amicizia. Questo permette di condividere esperienze e conoscenze. Nell’ultimo anno mi sono concentrato particolarmente sul Roasting. Hanno partecipato ai corsi soprattutto rappresentanti di piccole e medie torrefattori; ma non sono mancati anche esponenti della grande industria. Tutti hanno confermato la positività di un corso che ha permesso a molti operatori di avere un confronto. Un arricchimento professionale che nel lavoro di ogni giorno non possono avere”.
Continua il miglior Scae Trainers
“Inoltre – aggiunge Godina – il programma formativo della Scae è di respiro internazionale. Quindi è un’occasione per l’industria italiana, spesso arroccata su vecchie concezioni e filosofie di produzione e di prodotto. Un’occasione di confronto con le nuove tendenze internazionali. Se il torrefattore medio italiano non cambierà strategia, a mio parere, in breve sarà costretto a chiudere. Dall’estero arriveranno operatori meglio preparati e formati a vendere i loro prodotti nel nostro Paese”.
Ha parlato di torrefattori; quali i vantaggi per il barista?
“Penso che per chi lavora al banco bar, un grosso problema e un ostacolo alla crescita personale risiedano nella “rassegnazione”. Svolgere un lavoro che non trova gratificante e che non offre possibilità di crescita. Frequentando i corsi Scae si ha modo di aprire i propri orizzonti. Di conoscere a fondo la filiera e acquisire gli strumenti per ottenere in tazza un prodotto di qualità. Si entra in contatto con persone motivate, competenti. Queste possono aiutare a dare una “marcia in più” al proprio locale. Ognuno può costruire il curriculum in base ai propri interessi e ai propri tempi. Trovo che questa articolazione sia molto interessante, geniale”.
Quanto costa una certificazione?
“Per i soci Scae le certificazioni attualmente partono dagli 80 fino ai 150 euro; a ciò si aggiungono quelli del corso, dai docenti alle materie prime, attrezzature, vitto…, per lo più variabili”.
Un consiglio per chi vuole iniziare è di visitare la pagina http://scae.com/trainers-italy.html, con i nominativi di tutti i trainer autorizzati italiani e i loro riferimenti, oppure scrivere ad Andrej Godina (aj.godina@gmail.com) che saprà orientare nella scelta in base alla località e alla specifica specializzazione di ogni formatore.
I prossimi appuntamenti che lo coinvolgono direttamente si terranno da settembre nelle sedi di Spazio Candiani a Milano, Spazio Lamperi a Firenze e a Trieste.
ECCO CHI SONO GLI AUTHORIZED TRAINER ITALIANI
Andrea Antonelli, Davide Berti, Patrizio Brusoni, Damian Burgess, Luca Casadei, Natascia Camiscia, Walter Chiacchierini, Marta Chiribiri, Francesco Corona, Bernie della Mea, Giancarlo di Paolo, Max Fabian, Moreno Faina, Lauro Fioretti, Saverio Forte, Alberto Galimberti, Maurizio Giuli, Andrej Godina, Carlo Grenci, Hartmutt Gschllesser, Valentin Hofer, Andrea Lattuada, Luigi Lupi, Fabrizio Martinelli, Lorenzo Martinelli, Fabio Menichelli, Giorgio Milos, Alfonso Neri, Francesco Neri, Marino Petracco, Roberto Pregel, Francesco Sanapo, Orazio Saretto, Mariano Semino, Paolo Uberti, Fabio Verona, Marcello Vitellone.