CAGLIARI – I bar a Cagliari cambiano pelle. A parte quelli storici – che contano sul cosiddetto “zoccolo duro” –. Negli ultimi anni si scommette su questo settore e lo si fa in chiave totalmente moderna.
Cagliari segue le nuove tendenze
Sfiorano quota duecento le caffetterie, ma l’aroma del caffè non è più l’unico che si sente entrando in questo o quel bar. Anche perché le “infornate” di clienti si sono quantomeno moltiplicate. Caffè e pasta di mattina, pizzette e cocktail nel tardo pomeriggio e prima dell’ora di cena.
Il trionfo del “lounge”
Un nuovo business quindi, in pieno stile nordeuropeo. Ed è – tanto per cambiare – guerra. Commerciale, s’intende: quella al menù più accattivante e, allo stesso tempo, economico.
Sì, perché c’è una fetta sempre più larga di cagliaritani – dagli universitari agli impiegati, con un’età media che va dai 20 fino ai 45 anni – che non rinuncia all’aperitivo.
L’happy hour si semplifica
Ora va di moda un prosecco o una qualunque bevanda analcolica più una vaschetta di patatine. Magari anche un paio di pizzette sfoglia tagliate e una manciata generosa di olive.
In linea di massima: perché ogni barista cerca di ritagliarsi una clientela fissa anche la sera; ingegnandosi per proporre qualcosa che sia gustoso e allo stesso tempo leggero, prima dell’ora di cena.
Da Cagliari fino alla Municipalità di Pirri, spuntano sempre più “lounge bar”
Dove predominano colori sgargianti e alla moda. E dove, tra le regole d’oro del new business, c’è sicuramente quella del wifi libero. Perché tra un sorso e un morso, un’occhiata all’email o ai social non può assolutamente mancare.