Snap, il suono del cioccolato che si spezza rivela agli intenditori la quantità di cacao contenuta. Così come la compattezza e omogeneità del prodotto.
Cioccolato: quando è di qualità coinvolge anche l’udito e non solo il gusto
Lo schiocco netto e nitido, ad esempio, indica una buona cristallizzazione del burro di cacao. Il cioccolato al latte, invece, ha uno suono più morbido per la materia grassa contenuta. In ogni caso lo snap è musica celestiale per chi ama il cibo degli dei.
Per descrivere il cioccolato si ricorre spesso a metafore del campo della musica
Sinfonia di gusti, melodia di aromi, armonia di note dolcissime e inebrianti.
In passato il legame tra musica e cioccolato era esaltato dal fatto che i concerti, eseguiti nelle stanze dei palazzi nobiliari, venivano ascoltati sorbendo chicchere di cioccolata.
Con il melodramma e le opere liriche, che descrivevano i costumi della società, la cioccolata calcò il palcoscenico come nell’opera di Mozart “Così fan tutte”, in cui la servetta Despina si lamenta del fatto che è costretta a servire cioccolata, senza mai gustarla,
È sempre Mozart, nel “Don Giovanni”, a mettere in scena il noto seduttore mentre dice al fido servo di accompagnare i suoi ospiti e di ordinare “ch’abbiano cioccolata, caffè, vini, prosciutti”.
Nell’intermezzo buffo “La serva padrona” di Giovan Battista Pergolesi, nel ‘700 la cioccolata è quasi il fulcro della vicenda, con l’astuta Serpina che fa attendere al suo padrone la cioccolata del mattino.
Nel 1930 Pietro Mascagni compose “La danza dei gianduiotti” per il Teatro Regio di Torino in onore dei principi Umberto di Savoia e Maria José.
Molti grandi musicisti erano golosi di cioccolato, da Verdi a Rossini. La moglie di Gaspare Spontini, Celeste Erard, ha lasciato una ricetta di cioccolata: “Crème au chocolat râpé” (Crema alla cioccolata grattugiata), in un manoscritto conservato a Jesi.
Infine Richard Strauss scrisse nel 1922 il balletto “Schlagobers”, i cui giovani protagonisti entrano in pasticceria per ordinare cioccolata e panna montata.
Si potrebbe continuare la rassegna passando alla musica pop. Chi non ricorda “Rossetto e cioccolato” di Ornella Vanoni e l’album “Mangio troppa cioccolata” di Giorgia, la cui casa discografica si chiama “Dischi di cioccolata”?
Ed ora buona musica e buon a cioccolata a tutti!
Cristiana Lo Nigro
Fonte: targatocn