domenica 22 Dicembre 2024
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Farmerline, l’app che aiuta gli agricoltori africani a coltivare meglio il cacao

È una startup fondata in Ghana nel 2013 dall’informatico Alloysius Attah. Manda messaggi vocali a più di 200.000 agricoltori in dieci paesi diversi

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MILANO – Si chiama Farmerline l’applicazione vocale che aiuta i piccoli coltivatori di cacao con bassi livelli di alfabetizzazione a coltivare meglio. Fondata in Ghana nel 2013 da Alloysius Attah e da Emmanuel Owusu Addai, due giovani informatici, è un’applicazione che invia messaggi agli agricoltori nelle diverse lingue locali.

L’agricoltura è l’elemento trainante dell’economia del Ghana: contribuisce al 22% del Pil e impiega il 42% dei suoi lavoratori. In particolare il Ghana è il secondo paese al mondo produttore ed esportatore delle fave di cacao, dopo la Costa d’Avorio.

Informazioni sui cellulari

I due fondatori della startup hanno rilevato il boom dell’utilizzo dei cellulari e «hanno deciso di aiutare i piccoli coltivatori di cacao ad avere accesso all’informazione agricola tramite la tecnologia mobile», spiega un articolo uscito su Wired.

Si tratta cioè di migliorare l’accesso all’informazione dei piccoli coltivatori attraverso i telefoni cellulari, per migliorare il rendimento del raccolto.

Direttamente nella messaggeria vocale

L’agricoltore riceve sulla sua messaggeria vocale un messaggio nella sua lingua locale sulle previsioni meteo, i prezzi del mercato, i consigli per coltivare meglio le terre e per gestire il budget.

Nel corso degli anni Farmerline si è sviluppata e ha esteso il suo network, inviando messaggi a più di 200.000 agricoltori in dieci paesi diversi per aiutarli a coltivare meglio.

Il successo di Farmerline si appoggia sulla rete già esistente, spiega un articolo uscito su La Croix. Che prosegue: «La maggior parte dei coltivatori possiede già un telefono portatile. È facile raggiungerli», spiega Alloysius Attah.

Numerosi ostacoli

«I due soci hanno dovuto far fronte a numerosi ostacoli», continua La Croix. «Mancanza di esperienza personale nello sviluppo dei progetti. Difficoltà di arrivare a dei partenariati con gli operatori per ottenere tariffe più basse…», spiega Alloysius Attah.

Ma, conclude il sito del quotidiano francese: «Altre sfide li aspettano. Alloysyus Attah teme le interruzioni frequenti dell’elettricità e le possibili saturazioni della rete. In più, ammette, gli operatori possono aumentare le loro tariffe. Ma l’ottimismo prevale: Farmerline ha ottenuto a giugno il premio internazionale Roi Baudouin per lo sviluppo, che ricompensa “i contributi eccezionali al lavoro di sviluppo in Africa”».

Cristina Barbetta

FONTEVita
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