MILANO – Perché il gelato mette sete? E’ capitato a tutti di porsi questa domanda, dopo aver mangiato un gustoso cono gelato. Che cosa succede? Perché un alimento fresco e perfetto da assaporare durante la stagione calda, scatena una forte necessità di bere? La risposta è piuttosto semplice e va ricercata negli ingredienti di questa squisitezza.
Perché il gelato mette sete? Semplice, è un alimento che contiene dosi importanti di zucchero e di glucosio. Dopo aver mangiato una grande quantità di zuccheri, che notoriamente vengono assorbiti rapidamente dall’organismo umano, vi è un significativo innalzamento dei livelli di glicemia, la diretta responsabile della sensazione di arsura e quindi di sete.
Infatti, le persone affette da diabete (ecco come riconoscerlo), se non hanno un buon controllo della propria patologia, tendono ad avere alti livelli di glicemia nel sangue, che genera un bisogno costante e persistente di bere.
C’è anche un’altra ragione per cui il cono mette sete ed è legata alla qualità del gelato stesso. E’ doveroso sottolineare che esiste una notevole differenza tra quello artigianale e l’industriale. Quest’ultimo è il maggiore responsabile del senso di arsura.
Per realizzare il gelato industriale si utilizzano moltissimi additivi e conservanti fra i quali la farina di carruba. Tutte sostanze che una volta ingerite, generano un immediato bisogno di bere.
Nella preparazione di quello artigianale invece, non vengono utilizzati prodotti chimici. Proprio per questo il senso di sete generato è minimo. E legato principalmente alla presenza degli zuccheri.
In conclusione, il gelato, pur essendo un alimento consumato principalmente nella stagione calda, non è un vero alimento dissetante. E dopo l’iniziale sensazione di freschezza, si insinua l’inevitabile senso di arsura.
Ecco perché le gelaterie offrono un bicchiere d’acqua
Ecco spiegato il motivo per cui molte gelaterie, insieme a coppe e coni, offrono un bicchiere d’acqua.
Beatrice Elerdini