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venerdì 22 Novembre 2024
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Confida: «Lo stop delle vendite di bibite zuccherate penalizza solo la D.A.»

Secondo Piero Lazzari, Presidente dell’associazione italiana che rappresenta l’intera filiera del vending, l’astensione dalla vendita nelle scuole secondarie configura una distorsione del mercato e della concorrenza perché si applica ai soli distributori automatici.

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MILANO – Piero Lazzari (FOTO), Presidente di CONFIDA. Associazione italiana che rappresenta l’intera filiera della distribuzione automatica in Italia. Interviene sull’iniziativa di autodisciplina assunta da UNESDA che rappresenta l’industria europea dei soft drink.

CONFIDA: lo stop alle vendite è una distorsione del mercato

Spiega così il presidente di CONFIDA Lazzari.

L’iniziativa di Unesda si inserisce di certo nei programmi di ricerca e di “policy aziendale”. (da diversi anni le industrie dei soft drink mettono a punto bevande a basso contenuto di zuccheri). Tuttavia, di fatto, si configura come una distorsione del mercato e della concorrenza. La restrizione incide esclusivamente sull’offerta dai distributori automatici; rimane inalterata la possibilità di acquisto dei prodotti già commercializzati. Soon presenti presso ambulanti, bar e negli altri esercizi alimentari e della distribuzione.

Divisi sui metodi, ma uniti contro il fenomeno dell’obesità infantile

CONFIDA però, condivide la necessità di porre in atto strategie efficaci di contrasto all’obesità; in particolare nella popolazione infantile.

Infatti si è sempre mossa al pari delle Associazioni di rappresentanza delle industrie alimentari e delle bevande. Ad esempio, nel 2007 aveva aderito al programma “Guadagnare salute: rendere facili le scelte salutari“; con un proprio codice di autoregolamentazione dell’offerta nelle scuole elementari  e nel 2015, in occasione di Expo Milano 2015. Ha condiviso gli impegni contenuti nel Protocollo sottoscritto con il Ministero della Salute. Allo scopo di migliorare le caratteristiche nutrizionali dei prodotti alimentari. Tra questi i soft drink, con particolare attenzione alla popolazione infantile (dai 3 ai 12 anni).

Variegare l’offerta dei prodotti

Gli Operatori della Distribuzione Automatica hanno realizzato importanti investimenti. Ma anche sforzi organizzativi. Tutto, per la gestione di una offerta sempre più ampia, variegata e personalizzata; con riferimento alle diverse esigenze nutrizionali dei consumatori.

In particolare hanno dato vita a programmi specifici di educazione ad un consumo consapevole; così come una offerta di prodotti dedicati. Attraverso i distributori automatici si pensava ai ragazzi. Quelli almeno che rappresentano un valore diffuso e apprezzato in ambiti scolastici.

Conclude il Presidente di CONFIDA Lazzari

“Sono comprensibili i motivi della decisione di Unesda. Seppur assunta in piena autonomia. L’astensione dalle bevande zuccherate unicamente all’interno delle scuole ha i suoi limiti. Difatti, manca un intervento di educazione alimentare sulle famiglie. Sono queste infatti che hanno un ruolo determinante nell’orientare i gusti e le inclinazioni alimentari dei ragazzi. Soprattutto resta invariata la disponibilità delle bevande zuccherate in tutti gli altri canali distributivi. (supermercati, bar, ristoranti ecc.). Perciò l’iniziativa rischia di essere priva di reali benefici. Questo proprio sotto il profilo della salute. In questo modo infatti si crea solo un grave pregiudizio verso un settore dinamico e di servizio alle collettività; restano avantaggiati gli altri canali di vendita. Verso i quali le industrie delle bevande non hanno assunto gli stessi impegni”.

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