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IVS vola grazie alle acquisizioni e all’accordo Nespresso. Covre presidente

Paolo Covre è il nuovo presidente del Cda al posto di Cesare Cerea, scomparso lo scorso 7 agosto. Il fatturato consolidato del primo semestre è di Euro 206,7 milioni, in crescita del 12,8%. L’aumento dei ricavi del vending deriva in gran parte dal consolidamento delle acquisizioni in Spagna e Svizzera, nonché dagli ottimi risultati di crescita dell’OCS supportato dal prodotto Nespresso. Venduta a Lavazza la partecipazione in Espresso Service Proximitè S.A. (Francia), per un prezzo di circa Euro 5,5 milioni.

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GRAN DUCATO DEL LUSSEMBURGO – Il Consiglio di Amministrazione di IVS Group S.A. (Milano: IVS.MI), si è riunito il 29 agosto 2017, sotto la presidenza di Paolo Covre, che ha sostituito Cesare Cerea, scomparso lo scorso 7 agosto dopo una lunga malattia.

IVS Group: una certezza dagli anni ’80

Cesare Cerea, fondatore nel 1972 di Bergamo Distributori, nucleo dell’attuale IVS Group, è stato uno dei pionieri del settore della distribuzione automatica, riconosciuto in Italia e in Europa per le innovazioni sviluppate sin dagli anni ’80 nelle tecnologie e nei sistemi informativi applicati al vending.

In un settore caratterizzato da un’alta frammentazione, sin dai primi passi della sua vita imprenditoriale, Cesare Cerea ha dimostrato una visione di ampio respiro; capace di aggregare le risorse e le competenze necessarie per affrontare con successo sfide nuove e impegnative. Fino a creare, nel 2006, mediante la fusione tra 15 aziende regionali, IVS Group, divenuta così leader nel settore.

Un gruppo in grado di perseguire, sia durante i passati anni di crisi e ancor più oggi, una costante strategia di crescita e di sviluppo internazionale, su basi solide e con risultati di assoluta eccellenza.

Un nuovo presidente per IVS

Il Consiglio, all’unanimità, ha deliberato di nominare quale presidente, l’attuale vice presidente. Paolo Covre, membro dell’organo amministrativo sin dalla fondazione di IVS e quindi in grado di assicurare la continuità dei valori e dei principi a cui il gruppo si ispira.

Il Consiglio ha inoltre deliberato di autorizzare la convocazione dell’assemblea straordinaria; per deliberare in merito all’integrazione del Consiglio di Amministrazione, all’annullamento delle azioni di categoria B2 e B3 (non quotate) e alle correlate modifiche statutarie.

Il CdA ha quindi esaminato e approvato la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2017, che evidenzia una significativa crescita dei risultati del gruppo.

Highlights

  • Fatturato consolidato pari a Euro 206,7 milioni, in crescita del 12,8% rispetto a giugno 2016.
  • EBITDA Adjusted Euro 48,9 milioni, in aumento del 12,1% rispetto al 30 giugno 2016; con un incidenza sul fatturato pari al 23,7%.
  • Utile netto di Gruppo pari a Euro 8,7 milioni. Dopo utili di terzi per Euro 0,8 milioni e imposte per Euro 6,2 milioni. (aumentate rispetto a Euro 2,9 milioni del giugno 2016, principalmente per effetto della modifica dei criteri di applicazione dell’ACE-agevolazione italiana alla crescita economica). In aumento del 3,6% circa l’utile netto adjusted, pari a Euro 13,7 milioni (Euro 13,2 milioni a giugno 2016).
  • Perfezionate nel semestre 9 nuove acquisizioni in Italia e Spagna per un valore di circa Euro 33,8 milioni. In particolare, l’acquisizione di Grup Ibervending in Spagna, per un Enterprise Value di Euro 26,2 milioni, rappresenta un’operazione di grande rilevanza. Base per una strategia di crescita analoga a quella realizzata con successo in Italia.

IVS Group S.A. è leader italiano

Secondo operatore in Europa nella gestione di distributori automatici e semiautomatici per la somministrazione di bevande calde, fredde e snack (vending).

L’attività si svolge principalmente in Italia (82% del fatturato), in Francia, Spagna e Svizzera; con circa 185.100 distributori automatici e semiautomatici, una rete di 80 filiali e poco più di 2.600 collaboratori.

IVS Group serve più di 15.000 aziende ed enti, con circa 800 milioni di erogazioni all’anno.

Andamento della gestione

Il fatturato consolidato nei primi sei mesi del 2017 ammonta ad Euro 206,7 milioni. (di cui Euro 191,2 milioni derivanti dall’attività caratteristica del vending). Con un incremento del 12,8% rispetto a Euro 183,2 milioni al 30 giugno 2016 (di cui 168,9 milioni nel vending).

I ricavi vending aumentano del 7,3% circa in Italia, dell’86,9% in Spagna, del 3,1% in Francia e del 553,3% in Svizzera. In aumento anche il fatturato dell’attività di gestione moneta (Coin Service +1,2%).

L’aumento dei ricavi del vending nel primo semestre deriva in gran parte dal consolidamento delle acquisizioni in Spagna (Grup Ibervending a fine gennaio 2017) e Svizzera (Demomatic a fine dicembre 2016); dagli ottimi risultati di crescita dell’OCS supportato dal prodotto Nespresso™ ed anche da una crescita organica del fatturato a perimetro costante. (+2,8% in assoluto, +2,4% a parità giorni lavorativi). Per effetto sia dell’aumento dei volumi (circa +1% e +0,6% a parità giorni lavorativi) e dell’aumento prezzo medio delle erogazioni. Salito del 1,1% circa rispetto al primo semestre 2016 (da Euro 45,9 centesimi a Euro 46,4 centesimi).

Il fatturato a perimetro costante, escludendo le acquisizioni, cresce in particolar modo in Italia; nel segmento OCS (Office Coffee Service), a seguito dell’estensione geografica dell’accordo di distribuzione con Nespresso Italiana. Ciò ha consentito di invertire in positivo il trend degli anni precedenti in questo segmento di mercato.

Ultimi aggiornamenti relativi al 2017

IVS continua a vantare di un tasso di acquisizione complessivo di nuovi clienti superiore al churn rate (clienti persi).

Il numero di erogazioni complessivo nel primo semestre 2017 è stato pari a 412 milioni, +11,9% rispetto a 368 milioni del primo semestre 2016.

Durante i primi sei mesi del 2017 sono state perfezionate 9 acquisizioni in Italia e Spagna. Per un Enterprise Value di circa Euro 33,8 milioni e un contributo complessivo al fatturato dalla data di acquisizione pari a Euro 14,5 milioni.

In aumento del 12,1% l’EBITDA Adjusted consolidato rispetto ai primi sei mesi del 2016, passato da Euro 43,6 milioni a Euro 48,9 milioni, con un incidenza sul fatturato del 23,7%.

Il lavoro di integrazione in corso sulle acquisizioni effettuate produrrà nel corso di 10-12 mesi gli attesi benefici sul conto economico. In particolare sulla importante acquisizione in Spagna. Pur presentando risultati economici positivi, non raggiunge ancora gli stessi livelli di redditività del resto del gruppo.

Nei costi operativi del bilancio del primo semestre 2017 è incluso l’accantonamento, pari a Euro 3,3 milioni, effettuato in relazione alla procedura sanzionatoria Antitrust. (per maggiori informazioni in proposito si rimanda al paragrafo relativo agli eventi successivi – “Subsequent Events” – dell’Half Year Report 2017); trattandosi di una voce non ricorrente e quindi eccezionale per sua natura, tale accantonamento non è considerato ai fini della determinazione dell’EBITDA Adjusted.

L’Utile netto di gruppo nei primi sei mesi è pari a Euro 8,7 milioni (dopo utili di terzi per Euro 0,8 milioni).

Spese eccezionali

Il risultato netto include alcune poste considerate dal management eccezionali per loro natura per complessivi Euro 5,0 milioni (al netto dei relativi effetti fiscali). Tra queste, la più significativa inclusa nei costi operativi e pari a Euro 3,3 milioni, si riferisce al sopra citato accantonamento in relazione alla procedura Antitrust; le altre componenti di natura eccezionale, pari a Euro 1,7 milioni, sono principalmente riconducibili ai costi sostenuti per le acquisizioni (Euro 0,6 milioni) e ad altri accantonamenti di natura fiscale (Euro 0,6 milioni).

L’utile netto adjusted

Al netto del saldo delle voci straordinarie, l’Utile netto adjusted del periodo è pari a Euro 13,7 milioni. (dopo le imposte e gli utili di terzi). In aumento del 3,6% circa da Euro 13,2 milioni del corrispondente periodo del 2016.

Va osservato che l’aumento dell’utile adjusted prima delle imposte è stato ben superiore (circa +14,3%); ma è stato largamente assorbito dalle maggiori imposte derivanti dall’immediata applicazione dei nuovi (peggiorativi) criteri e aliquote dell’agevolazione italiana relativa alla crescita economica (ACE).

Altre nuove norme fiscali in materia di maggiore deducibilità per gli ammortamenti sugli investimenti tecnici, potrebbero invece, nei prossimi trimestri, gradualmente e parzialmente mitigare questo aumento del carico fiscale.

La Posizione Finanziaria Netta (“PFN”)

Negativa per Euro -260,9 milioni, da Euro -225,6 milioni al 31 dicembre 2016; dopo pagamenti relativi a investimenti tecnici e acquisizioni nei primi sei mesi per complessivi Euro 54,7 milioni.

(di cui circa Euro 23,8 milioni per investimenti tecnici netti. – inclusi pagamenti per investimenti sulle attività neo acquisite o realizzati in periodi precedenti. – e Euro 30,5 milioni per acquisizioni).

Nella PFN sono inoltre inclusi sia i ratei dividendi (Euro 9,4 milioni) pagati a inizio luglio 2017, sia i ratei interessi maturati sulle obbligazioni emesse.

La posizione finanziaria netta risente anche degli esborsi già sostenuti per il pagamento della sanzione antitrust. Pari a Euro 9 milioni. Il gruppo vanta infine un credito IVA verso l’Erario Italiano pari a Euro 19,4 milioni. (in aumento rispetto a Euro 15,0 milioni al 31 dicembre 2016). Non incluso tra i crediti finanziari e quindi escluso dal calcolo della PFN.

Altri fatti di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno 2017 e previsioni per l’intero esercizio

Il primo semestre 2017 ha confermato i leggeri segnali di ripresa della fine del 2016. Si ritiene possano continuare per la restante parte dell’anno.

Le temperature più elevate della media nei mesi di luglio e agosto potranno inoltre contribuire a un miglioramento dei risultati rispetto al terzo trimestre del 2016; quando il clima piuttosto freddo e piovoso aveva invece influito negativamente sui consumi di bevande.

Nella seconda parte dell’anno continuerà l’azione di sviluppo derivante dall’accordo di distribuzione con Nespresso Italiana; con benefici attesi in termini di crescita dei volumi nel segmento OCS.

Su questi presupposti, nel 2017 si ritiene possibile il superamento, a livello consolidato, di 800 milioni di consumazioni annue. Traguardo importante e base per ulteriori sviluppi, in Italia e all’estero.

I programmi di sviluppo futuri

La strategia di crescita resterà basata su nuove acquisizioni; finalizzate a migliorare l’efficienza logistica e la qualità del servizio, in un settore polverizzato, con migliaia di piccoli e medi operatori, in tutta l’Europa continentale.

L’acquisizione di Grup Ibervending rappresenta, in questo ambito, una piattaforma su cui costruire una crescente densità anche in Spagna. Una strategia analoga a quella già realizzata in Italia.

Le nuove regole in materia fiscale per il settore del vending in Italia (certificazione dei corrispettivi), in vigore dal 1° aprile 2017, inizieranno ad esplicare effetti concreti su numerosi piccoli operatori a partire dai prossimi periodi di imposta, con probabili nuove opportunità di acquisizioni per IVS.

La strategia finanziaria, con il collocamento di successo del bond con scadenza novembre 2022 e con la capacità di generare un elevato cash-flow, fanno del gruppo IVS una controparte altamente affidabile per il mercato finanziario; con capacità di raccogliere ulteriori risorse, ove necessarie a finanziare investimenti interessanti, a condizioni economiche competitive.

Nuove acquisizioni

Il 2 luglio è stato siglato il contratto di acquisto per circa Euro 1,4 milioni del ramo d’azienda di Pronto Coffee. Agente per la distribuzione della linea professionale di capsule di caffè Nespresso™ in quattro provincie dell’Italia settentrionale, a integrazione di quelle già servite da IVS Italia.

Il 27 luglio 2017 (dopo una audizione del 7 giugno), il TAR del Lazio ha notificato alla controllata IVS Italia S.p.A. la conferma delle sanzioni proposte dalla autorità antitrust italiana (AGCM). In merito alle indagini avviate a luglio 2014 sui 13 principali operatori italiani nel settore del vending; in relazione alla quale il gruppo aveva già appostato rilevanti accantonamenti nel bilancio 2015. Interamente coperti con quanto accantonato nel bilancio al 30 giugno 2017.

IVS Italia S.p.A. sta predisponendo tutte le attività necessarie all’appello, avverso tale decisione, al Consiglio di Stato.

Il 2 agosto 2017 è stato siglato un contratto vincolante per la vendita a Luigi Lavazza S.p.A. della partecipazione del 36,86% detenuta dal Gruppo IVS in Espresso Service Proximitè S.A. (Francia), per un prezzo di circa Euro 5,5 milioni.

La quota di minoranza di questa società, non attiva nel core business del vending, è consolidata in bilancio al patrimonio netto ad un valore di iscrizione di Euro 2,7 milioni.

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