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venerdì 22 Novembre 2024
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La meccanica, con le macchine per caffè, cresce: produzione a 46 miliardi

Il settore delle macchine per caffè espresso registra una produzione di 445 milioni di euro con una crescita del 4,7% l'anno scorso, e una previsione pressoché analoga per quest'anno (+4,5%).

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MILANO – È positivo nella produzione e nell’export il bilancio dell’industria meccanica italiana secondo i dati ANIMA, Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine appena pubblicati. Il 2016 si è chiuso con 46 miliardi di euro di produzione, +1,1% sul 2015, e 26,3 miliardi di export, +0,9%.

E ancora migliori sono le previsioni per il 2017 con una produzione al +3,7%, pari a 46,6 miliardi di euro, ed esportazioni a 26,95 miliardi (+2,5%), con una quota export del 58,4% nel 2016 che nel 2017 si stima sarà pari al 57,8%. Il primo Paese export per la meccanica italiana sono gli Stati Uniti, che hanno superato Germania e Francia e il Regno Unito, stabile, mentre preoccupa il decremento della Russia.

Risulta evidente anche il contributo positivo apportato dal mercato interno italiano, che sta mostrando segni di ripresa.

Anche grazie agli investimenti, che nel 2017 si prevede aumenteranno del 13,3%. «Gli incentivi del Piano nazionale Industria 4.0 hanno dato a imprese e imprenditori un contributo, anche psicologico, a una crescita che ora deve diventare solida e strutturale – dice il presidente di Anima/Confindustria, Alberto Caprari -. Sono bei numeri che non si leggevano da diversi anni. Parliamo di innovazione tecnologica iniettata nelle nostre fabbriche, sia in termini di miglioramento ed efficienza nei processi produttivi, ma anche di sviluppo di nuovi prodotti e servizi 4.0».

«L’Ufficio studi Anima ha analizzato quali siano i settori maggiormente coinvolti nelle incentivazioni previste dal Piano nazionale Industria 4.0, promosso dal ministero dello Sviluppo economico.

È risultato che le tecnologie alimentari hanno investito milioni di euro in tecnologie 4.0 per i processi e i prodotti sia nel 2016 che nel 2017, in forza della misura dell’iperammortamento applicata a beni materiali e immateriali, così come indicato dagli allegati A e B del Piano ministeriale.

La sfida dell’industria 4.0

Raccogliere la sfida dell’industria 4.0 favorisce un buon andamento dei comparti rappresentati da Assofoodtec», dichiara Marco Nocivelli (a sinistra nella FOTO), presidente Assofoodtec, che ribadisce «la necessità di fare sistema tra imprese e fiere.

Non ci possiamo concedere il lusso di un sorpasso da parte di competitor esteri che possono contare su una macchina di manifestazioni dal respiro internazionale.

La parte produttiva contribuisce alla crescita del Paese e ha bisogno di una vetrina che ne mostri le eccellenze e l’affidabilità.

Great Technologies for Great Food

Great Technologies for Great Food” è il motto che accompagna e caratterizza tutti i comparti operanti in Asoofoodtec e che esplicita al meglio la capacità che contraddistingue tante aziende italiane di sviluppare tecnologie e prodotti innovativi che possano supportare la tradizione della cucina italiana e l’esportazione dei suoi gusti e sapori in tutto il mondo. Continueremo a lavorare con Host affinché tutto questo possa essere rappresentato al meglio ai visitatori internazionali durante l’intera durata della manifestazione come fattore distintivo delle tecnologie food made in Italy».

Tra i punti di forza dell’International Hospitality Exhibition ci sono alcune tecnologie alimentari rappresentate da Assofoodtec, Assofoodtec/ANIMA– Associazione Italiana Macchine, Impianti, Attrezzature per la produzione, lavorazione, conservazione alimentare, tra cui le “Macchine e forni per pane, biscotti, pasticceria e pizza”, settore che ha chiuso il 2016 con una produzione a 685 milioni di euro, in crescita sul 2015 (+1,9%) e un previsione di +2,9% nel 2017.

Anche le esportazioni nel 2016 sono cresciute (+2,3%), costituiscono il 64% del mercato e sono rivolte principalmente verso i mercati europei e asiatici, ma c’è un grande interesse da parte dell’Africa. Sul podio dei Paesi importatori Francia, USA e Germania. Si prevede per l’export un aumento nel 2017 del 3,4%.

Pasta, dolci, e pane necessitano anche di “Macchine ed impianti per pastifici ed estrusi alimentari”. Un settore che nel 2016 ha registrato un produzione di 254 milioni di euro (+0,8 sul 2015). E si prevede che nel 2017 incrementi a 265 milioni (+4,3%).

Le esportazioni contano per i tre quarti del mercato totale. E potrebbero passare nel 2017 a 196 milioni di euro (+2,9%). Un terzo dell’export prende la via dell’Africa, Algeria, Tunisia ed Egitto in primis. Ma USA e Francia sono i primi importatori. E nel resto del mondo si distingue il Pakistan al quinto posto con 9,3 milioni e un incremento a tre cifre pari al 326%. Superato soltanto dalla Tunisia e dalla vicina India (7,6 milioni importati, +566,5%).

Il settore “Impianti per l’industria dolciaria” ha concluso l’anno 2016 a 127 milioni di euro  (+1,2%) e un ulteriore aumento (+3,9%) è previsto per l’anno 2017. Le esportazioni, che assorbono la quasi totalità della produzione (94%), sono in crescita (+1,3%) rispetto all’anno precedente e aumenteranno anche nel 2017 (+1,3%).

Macchine per caffè espresso

Sono le regine del Sic, il Salone internazionale del caffè. Che ogni due anni fa convergere a Milano professionisti ed appassionati. E che quest’anno promette di essere ancora più al centro, grazie al crescente interesse globale verso la tazzina e alla ibridazione con altri settori. Ma quali sono i numeri delle “Macchine per caffè espresso“?

Ce li dice ancora Anima/Assofoodtec. Il comparto è arrivato, infatti, a registrare una produzione di 445 milioni di euro con una crescita del 4,7%. Dovuta in larga parte al mercato estero. E con una previsione pressoché analoga per quest’anno (+4,5%).

In aumento anche le esportazioni. Con un +3,8% e 324 milioni l’anno scorso e +4,3% nella previsione 2017. E con una novità. Se i principali mercati di destinazione restano quelli europei, è in netto incremento la quota destinata ai Paesi dell’area asiatica. In particolare Corea del sud e Cina.

Il settore “Macchine ed impianti per la lavorazione delle carni” ha registrato nel 2016 240,5 milioni di euro. Con una crescita del valore della produzione +1,1%. E con previsioni per l’anno 2017 del +4,8 generale e del +3,3% per le esportazioni. Le destinazioni dove si esporta di più sono gli Stati Uniti, la Francia. Ma anche Spagna, Germania, Algeria e Brasile.

Quanto ad “Affettatrici, tritacarne ed affini” il settore ha concluso l’anno 2016 a 210,5 milioni di euro (+1,2% sul 2015). E nel 2017 dovrebbe incrementare del 2,9%. Mentre l’export (+0,8% nel 2016 a 130,5 milioni) dovrebbe crescere dell’1,5% nel 2017.

Positivi anche i numeri della refrigerazione. Tra cui ci sono i Compressori frigoriferi (2016 chiuso a 605 milioni di euro, +1,2%. Con una previsione per il 2017 del +3,3% con le esportazioni, già incrementate dell’1,8% quest’anno. Al +2% e 255 milioni di euro) e le “Attrezzature frigorifere per il commercio”. Che segnalano un 2016 chiuso a 958 milioni milioni di euro, +0,6%. Con una previsione per il 2017 del +5,1%. E le esportazioni, già incrementate del 2,4%% quest’anno, al +6,1% e 578 milioni di euro.

Comparto dei casalinghi

Infine, ma non meno importante, l’ampio settore degli “Articoli casalinghi”, rappresentati dall’associazione Fiac, Associazione fabbricanti italiani articoli casalinghi. Che nel 2016 sono cresciuti lievemente (+0,3% a 865 milioni di euro). Mentre per il 2017 è previsto un +2%.

Nel complesso le esportazioni sono aumentate (+0,5%) rispetto all’anno precedente. E si e si prevede possano ancora crescere (+1,9%) nel corso del 2017.

«Il comparto dei casalinghi, come del resto la meccanica italiana sta crescendo trainata dai buoni risultati delle esportazioni», dichiara Andrea Barazzoni (a destra nella FOTO), presidente dell’associazione Fiac.

«Il mercato interno però fatica ancora a trovare un ciclo virtuoso. Troppo spesso penalizzato dalla scarsa percezione del consumatore di quanto sia importante l’attenzione da porre sui prodotti del casalingo.

I prodotti del casalingo possono infatti influire sulla sicurezza alimentare. Oltre che sulla cultura personale.

Alzare il livello del mercato

Per alzare il livello del mercato è necessario fare squadra tra quelle che possono essere le energie positive del mercato. In questo contesto la fiera svolge un ruolo importante. Perché avvicina i buyer alle aziende. Ma può contribuire a creare quella cultura di settore necessaria per far emergere il prodotto di qualità. Che rispetta le regole di produzione e quindi sicuro».

La meccanica italiana è una corazzata

È una vera e propria corazzata insomma quella della meccanica italiana. Con buone prospettive per l’anno in corso. E che sta affilando le armi in vista di HostMilano 2017.

Dove si presenterà in forze per presentare il frutto degli investimenti in ricerca e sviluppo ed innovazione. A conferma di un made in Italy che ha ancora molto da dire al mondo dell’Ho.Re.Ca.

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