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domenica 24 Novembre 2024
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Studi sui benefici: c’è differenza tra tazze di caffè e tazzine di espresso

Non si è ancora giunti ad una conclusione definitiva, che possa affermare con sicurezza che il caffè faccia bene oppure male all'organismo. Le ricerche sono tante, ma anche molto discordanti tra loro

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MILANO – Ci sono alcuni quesiti che l’uomo si porta dietro dalla nascita dei tempi. Dei dubbi esistenziali che si tramandano di generazione in generazione e che ancora non trovano risposta. Come: è nato prima l’uovo o la gallina? Esistono ancora le mezze stagioni? O anche: il caffè fa bene oppure no alla salute? Per quest’ultima domanda, la scienza cerca ancora una soluzione.

Caffè: gli effetti sull’organismo

Le ricerche sono tante e si occupano spesso di un ambito specifico: si sono esplorate le influenze della caffeina sulla memoria oppure sui tumori.

Alcuni studi effettuati in passato hanno evidenziato diversi effetti della caffeina sulla salute. In particolare per la prevenzione dei rischi cardiovascolari e delle malattie dell’apparato digerente.

Ma senza giungere mai a risultati concordi e definitivi. Il dubbio quindi resta e gli amanti del caffè dovranno farsene una ragione.

Come mai così tante voci discordanti?

Uno dei problemi è che esistono tante versioni. Si passa infatti dall’espresso italiano, di 25 centilitri a tazzina, a quello americano da 125 o 250 cmc. Consumato ben più diluito e in dosi assai più elevate.

Questo influisce anche sull’affidabilità delle ricerche scientifiche sul caffè. Se il ricercatore non precisa all’inizio di che caffè sta parlando rischia di propalare dati inesatti. Sempre meglio verificare.

E, a seconda della preparazione, cambia la concentrazione dei diversi ingredienti: caffeina, oli naturali (diterpeni) e antiossidanti.

Di conseguenza, ogni volta che si parla alla leggera di espresso, facendo affidamento all’ultima leggenda metropolina che lo riguarda, bisogna capire di quale si stia parlando esattamente.

E, in secondo luogo, bisogna tener conto delle quantità a cui si è abituati normalmente.

Quanta caffeina? Quante tazze?

Insomma, forse il vero segreto rispetto al dubbio sull’impatto effettivo del caffè sul nostro organismo viene da un’altrettanta antica verità.

L’eccesso nuoce alla salute. Che questo assioma poi venga o meno confermato dalle tante ricerche, può solo esser un incentivo a non esagerare.

La chiave sta quindi nella moderazione, oltre che nell’informazione. In attesa che la scienza si trovi d’accordo nel condannare o scagionare definitivamente la bevanda, si consiglia di non farne abuso.

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