RIMINI – Gelato World Tour sta per arrivare al momento tanto atteso: la finale mondiale. Dopo tre anni di competizioni in giro per il mondo si avvicina il momento clou della grande iniziativa diretta da Carpigiani Gelato University e Sigep – Italian Exhibition Group.
Gelato World Tour 2017: un viaggio nel gelato
Gelato World Tour 2017 prosegue con i suoi appuntamenti all’ultimo “gelato”.
Questo l’ingrediente protagonista del viaggio “culturale” che ha toccato diversi Paesi: Italia, Argentina, Brasile, Colombia, Giappone, Singapore, Belgio, Olanda, Polonia, Grecia, Croazia, Slovenia, Ungheria, Repubblica Ceca, Libano, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti, qui a Chicago, Los Angeles e New York City.
La finale del Gelato World Tour è in programma a Rimini dall’8 al 10 settembre 2017. Sul Piazzale Fellini, i 36 finalisti si contenderanno il titolo di World’s Best Gelato.
I gelatieri migliori della Germania
Ma prima bisognerà conoscere i tre migliori gelatieri artigianali della Germania che rappresenteranno il loro Paese a Rimini.
Nella Potsdamer Platz di Berlino, dal 7 al 9 luglio, 16 gelatieri si sfideranno uno contro l’altro alla volta della giuria tecnica e del pubblico. Spettatori fortunati. Potranno anche loro assaggiare il gelato dei finalisti e votare il proprio gusto preferito. Un’ardua decisione a cui dedicheranno sicuramente più assaggi. Ma non è il solo pro nel partecipare a questo evento “gelato”.
Oltre che scoprire i segreti del gelato artigianale, ci saranno dei momenti formativi. Sarà possibile partecipare ai workshop gratuiti tenuti dai maestri gelatieri della Carpigiani Gelato University.
Al Gelato World Tour 2017, i sapori italiani
A parte i concorrenti tedeschi che si sfideranno per entrare in finale, non dimentichiamoci “I nostri”.
Tra i gusti italiani, il pistacchio nelle creazioni di Francesca Mombelli, Bruno Di Maria e Alessandro Crispini; Crema di latte all’olio EVO di Alessandro Leo; Latte e menta Selvatica di Silvia Pennati; Mandorlivo di Francesco e Salvatore Manuele; Sapore d’Amatrice di Daniele Mosca e L’anima dell’Alto Adige di Elisabeth Stolz.
