MILANO – Durante la stagione estiva tutte le mamme concedono con piacere il gelato ai bambini. Fresco e buono, ha grandi doti nutritive ed energetiche e grazie alla sua facile digeribilità è particolarmente adatto nell’alimentazione proprio dei più piccoli.
Ma quanto piccoli? L’IGI, Istituto del Gelato Italiano, fa chiarezza sul tema, fornendo il prezioso parere dei suoi esperti.
Secondo il Prof. Maffeis, il momento migliore per far assaggiare il primo gelato ai nostri figli è dopo il primo anno di vita.
Nei primi sei mesi, infatti, la migliore alimentazione possibile è l’allattamento esclusivo al seno.
Dai sei mesi in poi, è bene cominciare gradualmente lo svezzamento, ma durante questo periodo, è consigliabile non “viziare” il gusto del bambino con l’introduzione di cibi ricchi di zuccheri.
Le basi di una sana alimentazione devono essere infatti impostate da subito.
Che tipo di gelato ai bambini
A 12 mesi, possiamo dunque dare il primo gelato, da scegliere però con particolare attenzione all’igiene e agli ingredienti.
Il gelato confezionato è prodotto seguendo rigide norme di igiene e qualità, perciò può tranquillamente diventare il primo gelato della vita di un bambino.
L’ideale è scegliere un gelato a base di yogurt o fior di latte, possibilmente privo di coloranti.
Sebbene si tratti di prodotti cremosi e generalmente con un contenuto di grassi leggermente superiore alla media, questo non costituisce un problema, poiché i bambini di uno o due anni hanno un fabbisogno di grassi maggiore degli adulti.
Anche un gelato alla frutta può andare bene, facendo però attenzione alla quantità di zuccheri.
Quantità di gelato ai bambini
L’alimentazione di un bambino va regolata in base al peso, alla costituzione, alle abitudini di vita.
Quindi anche il gelato ai bambini va dato a seconda di questi parametri. Da uno o due anni, è bene far assaggiare una mezza porzione di gelato (40-50 grammi).
Il momento migliore è la merenda: il gelato può sostituire tranquillamente lo yogurt o il latte di metà mattinata o di metà pomeriggio. Anche 2 o 3 volte la settimana.