Ecco il racconto in diretta di Cristina Caroli, coordinatrice nazionale Sca (Specialty Coffee Association) Italy, della giornata di mercoledì 14 giugno. I mondiali di Budapest si stanno svolgendo nella capitale ungherese. Caroli è presente accanto ai Campioni SCA a Budapest con il Team Italia.
BUDAPEST – Una giornata che sembrava non finire mai, nella quale le emozioni sono state davvero grandissime e contrastanti, per tutti noi presenti a Budapest.
Mondiali di Budapest: i partecipanti
Mondiali di Budapest della caffetteria professionale. Un incontro prestigioso, a cui è già tanto poter partecipare.
Il nostro Giacomo Lo Cascio non è riuscito a bissare l’en plein del primo turno e ha dovuto cedere la mano, con 5 tazze identificate su 8.
Il tempo il nemico da battere
Lo stesso Giacomo, a fine gara, ci ha confidato di non essere purtroppo riuscito ad amministrare il tempo a disposizione.
E di essere caduto nella trappola dell’ansia chiamando TIME per bloccare il tempo. Non ha gestito gli assaggi, come nella giornata precedente. Cercando, invece, il risultato perfetto dal punto di vista numerico.
Il nostro Campione è comunque soddisfatto del risultato e dell’esperienza vissuta nella sfida dei mondiali di Budapest.
Chiaramente, dopo ciò che abbiamo visto, il suo palato non è in discussione: sono le strategie che potrebbero essere oggetto di re-impostazione, per arrivare ancora più in alto.
Bravo comunque.
Colpa della bilancia
Gian Zaniol, nella Brewers Cup, è l’altra vittima del tempo di questi Campionati, complice una bilancia, che non si è non perfettamente azzerata.
Gian si è trovato infatti con una dose scarsa di caffè in uno dei V60 predisposti e ha dovuto precipitosamente ripristinare dose di macinato e filtro.
L’interruzione per questa manovra di emergenza ha inficiato il tempo di gara, oltre a incidere emotivamente sul nostro Gian, che ha concluso la sua performance con un overtime, che lo ha escluso automaticamente.
Molto sofferto il finale, nel quale tutto noi vedevamo il tempo scorrere implacabile nel timer.
Il dispiacere di Gian è stato grandissimo, ma come tutti sappiamo, su certi palcoscenici ci si gioca tutto in pochi istanti.
Gian era entusiasta e letteralmente invaghito del caffè che presentava, nel quale vedeva un grande potenziale. Si rifarà di sicuro, la caparbietà non gli manca.
Coffee in Good Spirits, impresa difficile
Ventuno i concorrenti ai nastri di partenza della gara del Coffee in Good Spirits; solo 6 i qualificati. Decisamente un taglio severo, che ha colpito il nostro Marco Poidomani, che non farà parte della rosa dei finalisti.
Marco ha disputato sicuramente una bella gara, in cui ha racchiuso i simboli della sua terra, la Sicilia, con gli agrumi, la coppola in testa e perfino i fumi del vulcano, in una presentazione molto coreografica, che non ha lascito indifferenti.
Non è bastato, purtroppo, in quanto vi erano concorrenti molto esperti, che avevano già gareggiato in precedenti Campionati Mondiali maturando un’esperienza preziosa.
Marco ha dato il meglio e non ha rimpianti. Ed è giusto che sia così: è stato in gamba e ha fatto un’ottima performance. La strada è quella giusta.
Bravi ragazzi!
Dei Concorrenti che ci lasciano in questa fase non possiamo che ricordare l’impegno, la determinazione e i sacrifici per preparare la propria gara. Inutile dire che siamo molto orgogliosi di loro, delle loro prestazioni e del loro atteggiamento davanti alla difficoltà.
Bravi ragazzi!
Beluffi tra i primi sei al mondo nella Latte Art
Matteo Beluffi, con una gara davvero impressionante, per disinvoltura ed esecuzione, ci ha fatto sognare.
Oggi ha proposto tre creazioni in free pour: “Coffee Flower”, “Maple leaf” (“Foglia di acero”, il simbolo del Canada) e, per finire, un sorprendente espresso macchiato con … un cono gelato.
Matteo, scherzando con i giudici ha detto che “in fondo siamo in estate… e un gelato ci sta bene”.
Dopo una attesa snervante, alla fine abbiamo potuto dare sfogo a tutta la nostra gioia di tifosi, quando il presentatore ha chiamato Matteo tra i sei finalisti.
Si tratta di un risultato di rilievo assoluto, che lo porta in pedana a giocarsi il Mondiale.
Bravissimo!
La finale è in programma oggi, a partire dalle 10.00. Matteo è il concorrente numero 3.
Simone Cattani in finale nel Cezve/Ibrik
Simone Cattani, alla sua prima apparizione sulla scena internazionale di questa disciplina, riesce a piazzarsi tra i primi sei al mondo.
In compagnia di concorrenti provenienti da nazioni dove il CEZVE/IBRIK è il sistema di estrazione tradizionale.
L’Italia, lo ricordiamo, figura nell’albo d’oro di questa disciplina, grazie a Davide Berti, Campione del Mondo nel 2015.
Vino bianco e ciliegie, nonché un caffè fornito da Rubens Gardelli – Campione Italiano Roasting – gli ingredienti principali delle preparazioni di Simone, che si è destreggiato in una gara complessa, con vari metodi di estrazione utilizzati in modo fantasioso.
La sua bella prestazione dà continuità alla presenza dell’Italia nel panorama IBRIK.
E alle 13,35 circa, saremo tutti con lui per sostenerlo con il nostro calore.
Grazie ai ragazzi che si fermano e … FORZA a coloro che proseguono questa fantastica avventura.
Cristina Caroli