MILANO – Che il caffè sia diventato a furor di stampa generalista un Viagra naturale è sotto gli occhi di tutti. Ma c’è anche, come in questo articolo, chi invita alla cautela ed esamina la questione in modo critico.
In un mondo che cerca continuamente rimedi “naturali” alle principali disfunzioni, ogni ricerca medica volta a portare alla luce ovvie proprietà contenute da piante e sostanze alcaloidi viene spesso ingigantita dall’eco mediatica.
Fino al punto in cui una tazza di camomilla arriva a possedere effetti sedativi degni dell’Alprazolam. Il biancosipino diventa un valido sostituto dell’ibuprofene. E l’immancabile caffè diviene per incanto del tutto intercambiabile con il Viagra. E con tutte quelle molecole ideate per porre rimedio alla disfunzione erettile.
Accade così che una ricerca condotta per conto della Società italiana di andrologia sugli effetti vasodilatatori ed eccitanti del caffè dia adito ad un tam tam mediatico che colloca la nota bevanda alla stregua di un autentico medicinale contro l’impotenza e che illude tutti coloro che si trovano a soffrire della problematica in modo persistente di potervi porre rimedio, mediante qualche tazzina in più al giorno.
Ovviamente, le cose non stanno affatto così e il caffè non sostituisce il Viagra. Esattamente come la camomilla non cura le psicosi o i disturbi bipolari. Anche se un suo uso moderato, ma costante può davvero contribuire ad alleviare quadri sintomatologici estremamente lievi. E fungere come arma di prevenzione verso ipotetici futuri flop sotto le lenzuola.
Andando a sancire in modo certosino quanto risultava in parte già noto fin dalla notte dei tempi, la Sia ha infatti stabilito come la caffeina rappresenti un valido integratore alimentare per tutti coloro che soffrono di problematiche di erezione. E di come un consumo della sostanza pari a tre tazzine al giorno contribuisca a mantenere alti quei particolari livelli organici, relativi ad una sostanza denominata Gmp, che si pongono come messaggeri del segnale di vasodilatazione e di rilassamento del tessuto erettile.
La caffeina può essere d’aiuto ma non è la panacea
A fianco dell’attività fisica regolare, di un’alimentazione sana, di uno stile di vita il più possibile alieno da vizi e stravizi, la caffeina rappresenta dunque un valido supporto per limitare la percentuale di incidenza relativa alle disfunzioni erettile. Anche se tutto questo (purtroppo) non la rende alla stregua della solita panacea di tutti mali. Né tanto meno di un Viagra naturale.