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venerdì 22 Novembre 2024
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Il premio Cultura+impresa ha celebrato, con Gruppo Cimbali, The ars factor

La versatilità di Arti e Cultura come valore aggiunto alla Comunicazione d’Impresa. L’inserimento della categoria “Art Bonus”, l’adesione di Veronafiere e Fondazione Cariplo come partner, la costituzione del Team composto da Fondazione Exclusiva, Esclusiva Design e l’artista Silvia Iorio per la realizzazione di una vera e propria “Opera d’Arte e di Design” da consegnare ai 4 vincitori, sono solo alcune delle principali novità della IV Edizione del Workshop Premio CULTURA + IMPRESA che, per la prima volta, viene ospitato dalla Fondazione Feltrinelli

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MILANO – Che cosa hanno in comune Generali Italia, OVS, Fondazione Banco di Napoli, Fondazione Pierlombardo? In altri termini, i 4 Vincitori della IV edizione del Premio CULTURA + IMPRESA?

La risposta è “The Arts Factor”. L’elemento che fa la differenza nelle tattiche e soprattutto nelle strategie della Comunicazione d’Impresa.

Fattore versatile, potenziatore di programmi di comunicazione corporate e marketing, dedicati sia alle comunità del proprio territorio sia ai business partner internazionali.

“The Arts Factor” valorizza l’immagine dell’azienda ma può avere come protagonisti anche i suoi prodotti e i suoi servizi. Può comportare investimenti milionari nel lungo termine ma può anche essere attivato con un low budget, corroborato da un’idea forte e innovativa, applicata nel breve periodo.

“Se poi allarghiamo l’analisi agli altri sei progetti premiati con la menzione speciale (tra i quali quelli alla Library del Mumac di Gruppo Cimbali) e ancora di più ai venti progetti della short list, allora abbiamo una efficace fotografia di come Arti e Impresa sappiano creare sinergie forti e produrre risultati positivi a condizione che visione, applicazione e comunicazione siano ben congegnati” – Afferma Francesco Moneta, Presidente del Comitato “Cultura + Impresa”

Che prosegue: “Il Premio CULTURA + IMPRESA rappresenta – se pur parziale rispetto all’universo nazionale – il principale osservatorio italiano di queste dinamiche, e soprattutto uno strumento di benchmarking che vuole essere di stimolo alla moltiplicazione delle ‘buone pratiche’ anche e forse soprattutto nella cosiddetta ‘provincia’, coinvolgendo anche la Piccola e Media Impresa”

A tal proposito, si segnala che quest’anno sono giunti progetti di buona creatività e talvolta di grande innovazione da Mondovì, Olbia, Binasco e Cosenza; che hanno visto come protagoniste aziende ‘atipiche’ per la Cultura – ma in realtà tipiche del nostro tessuto imprenditoriale – come un laboratorio di pasta fresca e pasticceria, piuttosto che una società di servizi di parking aeroportuale, o un insieme di 100 mecenati raccolti nel territorio di Macerata, tra i quali il Gruppo Nuova Simonelli. Sono segnali importanti di una nuova consapevolezza diffusa che Arti e Cultura ‘fanno bene all’Impresa’.

Segnali positivi giungono sul fronte dei nuovi partner che hanno deciso di associarsi e partecipare al Premio “Cultura + Impresa” con contributi economici, professionali e i servizi.

Veronafiere con ArtVerona ha deciso di aderire, ad esempio, scegliendo il Workshop di Premiazione per testimoniare la propria sensibilità nei confronti del rapporto cultura e impresa, a supporto della quale ha condotto un’indagine sulle manifestazioni del proprio portafoglio.

A tal proposito, dichiara Elena Amadini, Vice direttore commerciale di Veronafiere: “Negli ultimi anni le pratiche artistiche stanno esplorando percorsi diversificati che mirano all’incontro con interlocutori al di là del tradizionale sistema dell’arte e il dialogo tra arte e impresa si configura come uno dei più innovativi e più fertili. Veronafiere, attraverso ArtVerona e le principali manifestazioni del proprio portafoglio, convinta che il rapporto arte-impresa costituisca una leva fondamentale per lo sviluppo del Paese, ha condotto durante Vinitaly una ricerca sugli investimenti culturali delle aziende vinicole che ha dimostrato come il rapporto tra vino, arte e cultura sia un settore strategico di investimento per un numero sempre maggiore di imprese”.

Il riconoscimento della Fondazione Cariplo è una conferma della utilità sociale e culturale del Premio “Cultura + Impresa”, che vede come promotori Federculture e The Round Table, e un ampio e crescente novero di patrocinatori.

Tra i contributi in servizi, oltre quello ‘digitale’ sempre fondamentale della Fondazione Italiana Accenture – che con la sua piattaforma ideatre60 consente di raccogliere, analizzare e valutare in maniera ottimale progetti provenienti da tutta Italia – abbiamo il team formato dalla Fondazione Exclusiva, Exclusiva Design e l’artista Silvia Iorio che hanno consentito di consegnare ai quattro vincitori una vera e propria ‘Opera d’Arte e di Design’, ulteriore elemento di gratificazione.

“Exclusiva Design, l’impresa creativa che guido con orgoglio, – afferma Fabio Mazzeo Chairman di Exclusiva Design – fonda il suo primo valore proprio su una cultura del progetto aperto alla metadisciplinarietà e trasversalità delle competenze. Un anno fa ho dato vita ad una fondazione d’impresa che immagino come l’anima culturale dell’impresa stessa, capace di tessere una relazione costante e generativa tra creatività, cultura e prodotto. È stato quindi naturale per noi accettare con interesse ed entusiasmo la sfida di creare un’opera che fosse l’espressione più autentica del DNA del Premio “Cultura + Impresa”.

Per questo, grazie alla Fondazione Exclusiva che rappresenta l’anima culturale di Exclusiva Design, abbiamo deciso di realizzare l’incontro tra i due mondi dell’Arte e dell’Impresa, coinvolgendo l’artista Silvia Iorio in dialogo costante con il Team di Exlusiva Design, dando luogo a “De Siderium” una vera e propria opera d’Arte & Design unica nel suo genere”.

L’arricchimento dello staff di diversi operatori culturali

Conclude Francesco Moneta: “Siamo anche orgogliosi dei nostri Premi formativi, che quest’anno vedono aggiungersi l’Accademia di Belle Arti Aldo Galli – IED Como a Fondazione Fitzcarraldo, IULM e UPA, e che in passato hanno contribuito all’arricchimento professionale dello staff di diversi Operatori culturali, Imprese e Fondazioni”.

 

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