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Reggio Emilia: al Liceo Moro è scontro legale sulle macchinette del caffè

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REGGIO EMILIA – Il giorno del giudizio ci sarà il 12 luglio, quando finalmente la battaglia legale avrà un vincitore: a chi spetta installare e gestire i distributori automatici di bevande calde e fredde, di alimenti e di snack all’interno del liceo Moro fino al 31 gennaio 2018?

È questo in sintesi il quesito posto dall’azienda specializzata in distribuzione automatica, Express srl, al Tar di Parma, davanti al quale è stato presentato un ricorso contro il liceo reggiano per il bando con il quale è stato assegnato il servizio al Gruppo Argenta, non costituito in giudizio.

Dall’azienda di distribuzione automatica Express hanno chiesto alla giustizia amministrativa l’annullamento e la sospensione dell’intera procedura con cui è stato assegnato l’appalto, a cominciare dalla determinazione dello scorso 6 febbraio a firma della dirigente scolastica, Mariacristina Grazioli, contenente il decreto di aggiudicazione provvisoria per l’installazione e la gestione nei locali del Moro delle macchinette contenenti bevande calde e fredde, alimenti e snack.

Fra i documenti impugnati, anche il verbale di gara dell’11 gennaio scorso, relativo alla valutazione dei punteggi, con una richiesta di un risarcimento danni nei confronti della scuola. Il bando era scaduto il 21 dicembre 2016.

E l’aggiudicazione prevedeva l’affidamento del servizio già dal gennaio 2017. Nei giorni scorsi, tuttavia, dal Tribunale amministrativo di Parma è stata emessa un’ordinanza cautelare, accogliendo la richiesta di sospensione ma rimandando la decisione nel merito in un’udienza fissata il prossimo 12 luglio.

E condannando la dirigenza scolastica al pagamento di 500 euro per le spese legali di questa prima fase preliminare della causa.

Secondo i giudici amministrativi, infatti, «il bando di gara prevede che la procedura venga aggiudicata mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa senza tuttavia specificare la ripartizione dei complessivi 100 punti fra l’offerta economica e l’offerta tecnica».

Non solo. Fra i rilievi evidenziati anche il fatto che «i criteri di valutazione dell’offerta tecnica venivano tardivamente specificati in sede di seduta di gara». Di qui la decisione di accogliere la sospensione:

«Ad un primo sommario esame – scrivono i giudici – le suesposte criticità della disciplina di gara pare non consentano l’espletamento di alcun confronto concorrenziale non essendo specificato il peso attribuibile alle singole componenti dell’offerta».

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