MILANO – Lunedì 13 marzo, all’interno della trasmissione Presa Diretta – in onda su Rai 3 alle ore 21.15 e condotta da Riccardo Iacona (FOTO) – è stato trattato il tema della migrazione di ftalati dalle capsule di caffè e la correlazione di queste ed altre sostanze con il problema dell’infertilità maschile.
La questione è stata recentemente sollevata da Antonio Quarta, imprenditore leccese di uno dei marchi di caffè tra i più amati in tutto il Sud.
Ad preoccuparlo, i dati del convegno “L’infertilità di coppia: dalla medicina generale al centro Pma”, tenutosi a Lecce e veicolo dell’allarme lanciato dal professor Carlo Foresta, ordinario di Endocrinologia dell’Università degli Studi di Padova.
In particolare, i risultati di un recente studio del gruppo di ricerca guidato da Foresta, in collaborazione con il CNR (Consiglio nazionale delle ricerche), circa il contenuto di ftalati in una delle bevande più diffuse al mondo – il caffè – e in particolare nei preparati commerciali predosati in capsule.
Gli ftalati sono agenti chimici aggiunti alla materie plastiche per aumentarne la flessibilità e svolgono un’azione simil-estrogenica nel nostro organismo”.
Secondo recenti ipotesi – sostiene il professor Foresta – gli ftalati aumenterebbero l’incidenza di patologie andrologiche e cancerogene, come osservato negli ultimi venti anni.
Sorprendentemente tutti i prodotti testati, dalle capsule in alluminio a quelle di plastica e anche materiale biodegradabile, si sono dimostrati capaci di rilasciare gli ftalati nel caffè.
“Le concentrazioni riscontrate sono nell’ambito di range consentiti – afferma ancora Foresta – Ma deve essere considerato che anche attraverso questa contaminazione si contribuisce al raggiungimento dei valori soglia segnalati come nocivi dalle autorità sanitarie nazionali e internazionali”.