ROMA – Distributori automatici di caffè, bevande e snack utilizzano luci a Led, sistemi di save energy, riutilizzano i fondi di caffè come fonte di energia e offrono sempre più prodotti bio, a chilometro zero e per le intolleranze alimentari.
La sostenibilità ambientale ha conquistato anche il settore delle vending machine, che in Italia conta 800 mila distributori automatici per 10,5 miliardi di prodotti erogati a circa 30 milioni di italiani.
Il 70,9% degli associati di Confida, Associazione italiana distribuzione automatica, considera la sostenibilità un tema fondamentale per il futuro.
Il 55,8% delle imprese intervistate ha già adottato interventi per la riqualificazione energetica, il 64% utilizza luci al Led e il 29,1% produce energia da fonti rinnovabili tramite pannelli solari e impianti di mini eolico.
Per soddisfare le differenti esigenze nutrizionali, alimentari e di gusto dei consumatori, l’82,6% dei gestori di distributori automatici ha introdotto prodotti per intolleranti (senza glutine, senza lattosio), il 74,4% prodotti provenienti da agricoltura biologica e freschi (yogurt), il 62,8% prodotti equo solidali e il 47,7% prodotti del territorio o a chilometro zero.
Il 29,1% degli associati a Confida utilizza mezzi di trasporto ecosostenibili (a gpl, metano, elettrici o ibridi) per l’installazione e il rifornimento dei distributori, e l’80,2% ha ottimizzato i percorsi per diminuire il traffico nei centri urbani.
Per il trasporto degli alimenti il 59,3% delle aziende intervistate si serve di contenitori sanificabili e riutilizzabili ripetutamente, riducendo di conseguenza la quantità di rifiuti.
Gli associati a Confida prestano sempre più attenzione anche alla gestione dei rifiuti e al riciclo: il 47,7% dei gestori utilizza confezioni e bicchieri in materiale compostabile/biodegradabile e/o in materiale a basso impatto di Co2, il 69,8% delle società di vending promuove la raccolta differenziata presso i clienti.