SASSO MARCONI (Bologna) – Otto ore di sciopero alla Emilpack di Sasso Marconi, azienda specializzata nella produzione di cialde e capsule di caffè e altre bevande calde dove i lavoratori, 46 in totale, incrociano le braccia.
Questo mentre alla Città metropolitana di Bologna si discute dello stato di crisi che ha portato all’iniziativa unilaterale della proprietà di chiudere anticipatamente la cassa integrazione e avviato le procedura di licenziamento di quattro persone.
“Questo comportamento ha causato una crescente e diffusa preoccupazione tra i lavoratori. In particolare il tema della garanzia occupazionale, sul futuro del sito di Sasso Marconi, gli eventuali esuberi e il proseguimento dell’azione risanatrice di cui si parlò nell’incontro dello scorso 11 aprile, quando venne presentato un piano industriale che poi non pare avere avuto seguito. E che poi è arrivato all’inusitata e unilaterale azione di chiudere la cassa integrazione e procedere a quattro licenziamenti”, denuncia Luigi Maiello di Flai-Cgil.
Dopo l’acquisizione di due anni fa, Emilpack è entrata a fare parte del gruppo Cogeco, un aggregato integrato nel settore del caffè. Dall’importazione della materia prima alla costruzione di macchine (attraverso l’altra azienda Grimac, sede a Zola Predosa) e fino alla produzione di cialde e capsule nello stabilimento di Sasso. Il tutto attraverso la finanziaria Kb-1909, con sede a Gorizia.
Debiti per 6-7 milioni
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