Nei magazzini del Porto Vecchio di Trieste, nella giornata conclusiva della fiera TriestEspresso Expo, il Consorzio di Tutela dell’Espresso Italiano Tradizionale ha colto l’occasione per fare il punto sullo stato dell’iter che condurrà presto al riconoscimento Unesco.
Proprio qui, due anni or sono, il conte Caballini di Sassoferrato (a DESTRA nella foto sopra), presidente del sodalizio, ha presentato per la prima volta al pubblico il neo-nato Consorzio, costituitosi poco più di un mese prima.
In questi due anni, il progetto è stato sviluppato e ha preso concretezza, in primis con la stesura di un capitolato molto preciso in cui viene specificato cosa debba esser considerato “espresso tradizionale italiano”.
Una fase fondamentale, destinata a rimanere un punto fermo, a cui hanno contribuito tutti i soci, grazie a un confronto attivo. Ma al di là della pietra miliare, sono state percorse a ritmo serrato le tappe amministrativo-burocratiche, giungendo ora a un passo dal traguardo.
L’attività futura
Non a caso, l’intenzione del Consorzio è ora quella di pubblicizzare l’iniziativa non solo tra gli addetti ai lavori: a breve ulteriori dettagli.