TRIESTE – Ad aprire il ricco programma di eventi di TriestEspresso Expo 2016, organizzata da Aries – Camera di commercio di Trieste e Associazione Caffè Trieste, è stato il convegno “Trieste Capitale Del Caffe – TriestEspresso Expo e una filiera unica al mondo dove investire”, che ha permesso di fare il punto della situazione delle possibilità d’investimento a Trieste per il comparto del caffè e sull’andamento del mercato del chicco verde.
“Anche quest’anno inauguriamo un’edizione da record di TriestEspresso Expo con 202 espositori da 20 Paesi, il 15% di spazi espositivi in più e puntiamo alle 13mila presenze – ha detto Antonio Paoletti (FOTO in alto), Commissario straordinario della Camera di commercio di Trieste -. Trieste offre molte opportunità dal punto di vista della qualità della vita, sia per gli investimenti, grazie alla buona infrastrutturazione e al Porto franco. Per le aziende che si insediano nel nostro territorio la Regione Friuli Venezia Giulia garantisce infatti l’abbattimento dell’Irap dell’uno per cento, ma bisogna considerare anche le occasioni legate all’alta tecnologia per la presenza di numerosi centri di ricerca di livello mondiale”.
Altrettanto soddisfatto il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza “Quello che vedo è la realizzazione di un sogno. Il Porto Vecchio è stato sdemanializzato e presto diventerà parte del Comune – ha detto -. Quello a cui assistiamo oggi con TriestEspresso Expo è un’anticipazione di quanto succederà nei prossimi anni. C’è una grande sintonia con la presidente della Regione, Debora Serracchiani, e con il commissario straordinario dell’Autorità Portuale, Zeno D’Agostino, e nei prossimi anni cambieremo Trieste, realizzando in Porto Vecchio anche un polo museale”.
Concorde il commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Trieste, Zeno D’Agostino. “È emozionante entrare in Porto Vecchio e vedere la vita che esprime la vita e vedere come si organizza un evento internazionale. Trieste diventa capitale del caffè perché il caffè è una delle merci più preziose che viaggia a livello internazionale e Trieste è fulcro di questi traffici ancora oggi – ha detto -. A parte i traffici portuali sono importanti le attività ad altissimo valore aggiunto che si svolgono nel porto, come quelle svolte dalla Pacorini Silocaf, che valuta la qualità di ogni singolo chicco di caffè che passa dai loro magazzini. Il porto non è solo punto dal quale passano le merci, ma deve essere ancora di più area dove si sviluppano attività logistiche ad alto valore aggiunto. Logistica del porto deve diventare modello per altre attività. Abbiamo rivalutato l’utilizzo dei Punti franchi e lo proponiamo alle imprese del caffè. Qui si possono svolgere attività uniche, come quelle di manipolazione e trasformazione delle merci. Nel primo semestre 2015 il volume di traffico di caffè è stato pari a 50.949 tonnellate mentre nel primo semestre 2016 è pari a 66.093 tonnellate, con un incremento del +29,72%. Complessivamente nel 2015 nel Porto di Trieste sono state movimentate 108.696 tonnellate. Tra i Paesi di provenienza cito Vietnam, Brasile, Honduras, India e Malesia”.
E proprio dal porto è partito il consigliere regionale Emiliano Edera nel suo discorso in rappresentanza della Regione FVG. “Se oggi Trieste è la Capitale del Caffè lo deve al suo porto. Abbiamo una grande opportunità con il Porto Vecchio e l’asse tra Governo, Regione e Comune credo possa essere la strada per aprire quest’area alla città e portare nuovi investimenti – ha spiegato -. La Regione sta lavorando in questo senso e ha creato l’Agenzia investimenti FVG, che mira ad attrarre investitori e promuovere la nascita di nuovi stabilimenti, oltre a svolgere il ruolo di trade union tra le realtà del territorio, come la Camera di commercio, Friulia e Finest”.
Fabrizio Polojaz, presidente dell’Associazione Caffè Trieste, ha invece rimarcato l’importanza storica di Trieste per il mondo del caffè. “A Trieste abbiamo cominciato a occuparci di caffè quasi 300 anni fa e la nostra associazione (che celebra i 125 anni di attività) continua ad attrarre nuovi soci – ha detto -. Alla sua nascita TriestEspresso Expo aveva come primo sottotitolo commercio, industria e cultura del caffè. Elementi fondamentali che vengono portati avanti anche con il Trieste il Coffee Cluster, che va a collegare la filiera della nostra città. Una tradizione che porta a miscelare diverse provenienze da tutto il mondo, grazie alla posizione del nostro porto e alla profonda conoscenza del caffè da parte degli operatori locali”.
Degli aspetti più tecnici si è occupato invece Robério Oliveira Silva, direttore generale dell’Internationl Coffee Organization, il quale ha sottolineato che “il Porto di Trieste rappresenta il 25 % dell’importazione italiana di caffè e l’Italia ha un ruolo importante per il caffè essendo la patria dell’espresso. Trieste è la Capitale del caffè d’Italia e il mondo sa bene cosa significa questa città per il settore del caffè. Ci sono molte aziende, realtà e istituzioni collegate al caffè, tra le quali anche l’Università del caffè di illycaffè”.
“È importante fare qui TriestEspresso Expo per il significato storico collegato al commercio del caffè – ha proseguito -. Il mercato tra il 2015 e il 2016 ha subito una contrazione, il consumo ha raggiunto livelli record mentre la produzione ha subito un rallentamento. Questo è il secondo anno consecutivo nel quale i consumi hanno superato la produzione, ma non c’è carenza grazie agli per gli stock immagazzinati. L’aumento della domanda ha avuto effetti contrastanti sui prezzi che tra ottobre 2014 e inizio 2016 avevano subito una caduta in conseguenza alle forti esportazioni, mentre ora abbiamo un rialzo dei prezzi”.
Ed ha concluso: “A medio e lungo termine la disponibilità del Robusta subirà una pressione a causa dei problemi in Indonesia ed Estremo oriente. A lungo termine ci sarà un aumento della domanda di caffè e per le molte sfide che ci aspettano è essenziale per garantire futuro della filiera del caffè la collaborazione tra pubblico e privato”.
August Parengkuan, Ambasciatore della Repubblica di Indonesia in Italia, ha rimarcato invece l’importanza del mercato italiano del caffè per il proprio Paese. “Sono d’accordo che Trieste sia la Capitale del caffè del mondo e TriestEspresso è la fiera più importante del settore con focus sulla filiera dell’espresso – ha commentato -. L’Indonesia ha fatto parecchi sforzi per ottenere un vantaggio competitivo cercando di migliorare i propri standard qualitativi e la partecipazione a questa fiera è strategica per aumentare le esportazioni verso l’Italia”.
E il ruolo di TriestEspresso Expo è stato rimarcato anche da Juan Mesa Zuleta Ambasciatore della Repubblica di Colombia in Italia. “TriestEspresso Expo rappresenta quindi un’opportunità importante per l’incremento delle esportazioni verso l’Italia, – ha detto – ma siamo molto interessanti anche a quello che possiamo imparare sul fronte della lavorazione del caffè perché nel nostra Paese stanno aumentando fortemente i consumi interni”.
Jose Octavio Cardona Leon, sindaco della città di Manizales (Colombia) ha spiegato infine che “Manizales è la Capitale del Caffè per la produzione mentre Trieste è la Capitale del Caffè per quanto riguarda gli scambi e la lavorazione. Auspico quindi una partnership tra le nostre città per favorire lo scambio di esperienze. TriestEspresso Expo dimostra che il caffè rappresenta una lingua universale e un punto di contatto importante”.
TriestEspresso Expo è organizzata da Aries – Camera di Commercio di Trieste in collaborazione con l’Associazione Caffè Trieste, con il patrocinio dell’Autorità Portuale di Trieste, il sostegno di UniCredit, e il supporto dell’International Coffee Organization, della Federazione Italiana Pubblici Esercizi, dell’Italian Coffee Association, della Speciality Coffee Association of Europe e dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano.
Durante le tre giornate della fiera si susseguono convegni, sessioni di assaggio, corsi di degustazione e workshop, che si sommeranno alle iniziative sviluppate nell’ambito dell’Espresso Italiano Champion e del Barista Bonanza, ai “mini corsi” e agli approfondimenti per baristi a cura della Fipe, alle lezioni giornaliere organizzate dall’Università del Caffè di illycaffè.