MILANO – Carlo Petrini, presidente di Slow Food, racconta l’ultima tappa di un percorso iniziato tre anni prima con Lavazza. Slow Food si batte per evitare l’estinzione di prodotti che, per secoli, hanno determinato l’economia dei popoli asiatici: “Parlare di sale o parlare di miele, vuol dire parlare della vita”.
Ultima cosa veloce di Petrini nel video: “il rapporto con la Terra c’è l’abbiamo tutti, perchè discendiamo tutti dai contadini e poi andiamo a finire tutti lì. Noi siamo un pezzo di terra momentaneamente deambulante ma state certi che ci fermiamo tutti”.
Alla presentazione milanese del calendario Petrini ha parlato di connessione uomo ambiente: l’80% dell’alimentazione umana è realizzato da piccole comunità, realtà a conduzione familiare, dove vige un’economia povera di sussistenza. Perchè la connessione con l’ambiente è molto forte”.
Aggiungendo: “Questa economia è di straordinaria modernità. Slow food e Lavazza hanno lavorato insieme per realizzare un calendario che non deve essere solo un elemento di “estetica della povera gente” ma deve diventare un elemento per concepire la modernità e il futuro”.
Ed ha proseguito: “Dietro questi volti c’è chi difende il pianeta, difende la comunità e il senso che ha l’essere al mondo. Essere al mondo vuol dire fraternità e solidarietà. Questa economia può diventare globale grazie alla tecnologia e alle nuove reti. Se facciamo rete insieme diventiamo la più grande multinazionale del mondo”.
“Siamo un pezzo di terra deambulante”
Petrini ha concluso così:”Il rapporto con la Terra c’è l’abbiamo tutti, perché discendiamo tutti dai contadini e poi andiamo a finire tutti lì. Noi siamo un pezzo di terra momentaneamente deambulante ma state certi che ci fermiamo tutti”.