LONDRA (Wimbledon) – “Abbiamo cominciato come sponsor sei anni fa perché tutto il mondo conosce Wimbledon”. Lo ha detto all’Ansa Marco Lavazza (FOTO), vice presidente del gruppo torinese che ha ospitato Judy Murray, Carlos Moya e Tony Nadal nello stand del caffè.
“Il connubio tra Lavazza e Wimbledon ha funzionato benissimo, noi ci siamo innamorati dello sport e speriamo di essere diventati qui la “new tradition”, ha spiegato Lavazza che ha servito espressi e cappuccini ai tanti tifosi in fila sotto la pioggia. Con lui, in veste di anfitrioni di eccezione incaricatisi di offrire tazzine e zucchero, anche i testimonial di giornata.
Interpellato poi sul tema che domina in questi giorni l’attenzione a Londra e non solo, le ricadute del referendum del 23 giugno che ha stabilito l’uscita del regno dall’Ue, Lavazza ha sottolineato che per la sua azienda la Brexit non rappresenta un cambiamento radicale.
“La Gran Bretagna – ha osservato – resta un paese prioritario”. “Ancora è presto comunque, dobbiamo capire quali saranno le regole di ingaggio. Il problema della moneta ce lo avevamo già. Ci saranno più oscillazioni”, ha aggiunto. Resta in ogni modo il fatto – ha insistito Lavazza – che il Regno Unito “e’ uno dei paesi su cui puntiamo di più”.