MILANO – E se nelle nostre cucine ci fossero nascosti omini piccolissimi? Omettini piccolissimi, alti pochi millimetri, sempre nascosti dietro un vasetto di marmellata, o dietro le scatole della pasta, silenziosissimi… omini che quando non li vediamo, si mettono all’opera a lavorare con il nostro cibo e in mezzo ai nostri generi alimentari?
È questa l’idea di partenza di Johnny Pixel, e grazie alla fantasia dell’artista i protagonisti di queste vicende prendono vita, andando a popolare curiosi micromondi: minuscoli pianeti nascosti tra le pieghe dell’apparente banale realtà quotidiana, dei veri e propri sottomondi, si legge sul sito della galleria Manifiesto Blanco.
Johnny “cala i suoi micropersonaggi in questi scenari che, attraverso uno stile narrativo pulp e poetico al contempo, diventano tanti nostri alterego“: e magari di notte, quando noi dormiamo, loro escono allo scoperto. Alti pochi millimetri, si mettono a scavare nel caffè con tanto di pala e minuscola carriola, oppure sciano su montagne di bianchissimo gorgonzola, o se ne stanno in bilico su un createre a forma di cuore. E qualche volta, gli va anche male, e annegano in un mare di cioccolato…
Sono i micromondi di Johnny Pixel in mostra alla Galleria Manifiesto Blanco di Milano fino al 18 giugno 2016, e sono micromondi bellissimi in cui perdersi nei dettagli riprodotti. C’è lo scavo in un enorme – per i nostri omini minuscoli – buco di grana, e altri che si arrampicano a fatica sui tasti di un vecchio computer Commodore.
Ma sono tantissimi i mondi immaginati da Johnny Pixel, e in ciascuno di essi vale la pena perdersi.