Giorgio Fortini è il nuovo CEO, l’amministratore delegato, di Rancilio Group (FOTO in alto). In questa intervista racconta il suo debutto e i primi mesi all’interno di un’azienda che offre una gamma di macchine professionali per caffè sia tradizionali sia superautomatiche tra le più complete e tecnicamente avanzate tra quelle sul mercato.
La prima parte dell’intervista che trovate qui sotto è dedicata all’inquadramento del Gruppo, alla filosofia aziendale, ai risultati e al futuro, al centri di ricerca. La seconda sarà rivolta ai prodotti.
Cominciamo dai pay off di Rancilio ed Egro: “Coffeeing the world” e “Swiss coffee technology”. Che impressione hanno suscitato in lei, un manager proveniente da un settore diverso da quello del caffè e dell’Ho.Re.Ca.?
Giorgio Fortini: “Mi hanno subito affascinato questi slogan. Ambiziosi e impattanti, che leggo come delle vere e proprie missioni per l’azienda. Generiamo quasi il 90% del fatturato sul mercato estero. Un motivo di grande orgoglio per il nostro Gruppo. Considero la gamma tradizionale Rancilio come un’eccellenza italiana che rendiamo disponibile al resto del mondo. La tecnologia svizzera Egro rappresenta un sinonimo di elevate performance ed efficienza nell’ambito delle soluzioni superautomatiche per la preparazione di bevande a base di caffè e di latte. Realtà diverse ma complementari, che si intrecciano e si fortificano a vicenda, mantenendo una forte identità negli specifici ambiti di riferimento”.
Lei è arrivato in Rancilio Group il 9 dicembre 2015. Come ha trovato l’azienda e il suo staff?
Giorgio Fortini: “Ho trovato un’azienda solida, strutturata e profittevole. Per questo devo ringraziare chi mi ha dato l’opportunità di essere qui, il Gruppo Ali. Le mie esperienze precedenti risalgono al mondo degli elettrodomestici, nel dettaglio in Whirpool Corporation e Candy Hoover Group. Un background culturale e professionale che con grande piacere ed entusiasmo metterò al servizio di questa società. Auguro al mio predecessore Giorgio Rancilio un futuro ricco di altrettanti successi lavorativi e personali. Ho trovato un team preparato e competente. Il mio intento è quello di rendere tutti desiderosi di dare il proprio contributo attivo verso il raggiungimento di un risultato condiviso. Rancilio Group detiene una posizione di leadership nel segmento delle macchine da caffè tradizionali mentre sul versante dei prodotti superautomatici vedo ancora ampio spazio per incrementare i volumi di vendita, riportando la quota di mercato in linea con il valore della brand equity di cui gode fin dalle sue origini il marchio svizzero Egro”.
A quali interventi ha pensato per un’azienda che è già profittevole e innovativa?
Giorgio Fortini: “Il mio approccio vuole essere di continuità, di trasformazione, di evoluzione e non di rivoluzione. La crescita profittevole rimane l’obiettivo principale e sarà realizzata su leve di prodotto e di canali commerciali da esplorare e rinforzare. Sono molto soddisfatto della gamma tradizionale Rancilio che si è arricchita durante Host Milano 2015 delle nuove macchine da caffè Classe 7 e Classe 5. Negli ultimi anni abbiamo consolidato la nostra leadership anche grazie al rivoluzionario sistema Xcelsius, una tecnologia brevettata e unica al mondo che consente di esaltare le caratteristiche organolettiche di ogni singola miscela per ottenere il migliore risultato in tazza. Sul versante delle soluzioni tradizionali, vedo ancora ampio margine di sviluppo in mercati come la Cina dove un sempre crescente numero di caffetterie e coffee shop sta conquistando il paese. Per quanto riguarda i prodotti superautomatici Egro, siamo finalmente tornati a ripresentarci con un portfolio completo e competitivo. Si tratta di un segmento in forte crescita soprattutto sul versante commerciale. Mi riferisco alle grandi catene della ristorazione. Puntiamo ad incrementare l’efficacia dell’interazione con questa tipologia di operatori attraverso un’azione commerciale mirata a soddisfare appieno le richieste su scala internazionale. Ad esempio, già qualche soddisfazione ce la siamo tolta diventando partner ufficiali di un colosso della ristorazione come McDonald’s. Un’alleanza strategica iniziata nel 2011 sul mercato italiano e che nel corso degli anni ha visto la nostra azienda rivestire un ruolo da protagonista in Portogallo, Svizzera, Cina, Hong Kong, Corea, India, Singapore, Giappone, Israele e Medio Oriente. Nel mese di aprile abbiamo partecipato, per il secondo anno consecutivo, alla McDonald’s Worldwide Convention in Florida: un appuntamento di grande importanza per la nostra azienda che sancisce in via definitiva la collaborazione con la catena di ristoranti statunitense”.
Ma le catene lasciano respirare o fanno molta pressione sui prezzi?
Giorgio Fortini: “Il settore delle catene di ristorazione è in crescita in tutto il mondo. La capacità di adattarsi agli usi e ai consumi dei vari paesi e il fatto di avere tra i cardini della propria offerta una bevanda globale come il caffè, sono gli elementi su cui si fonda il successo di questi numerosi concept. Le catene, veri e propri big della ristorazione, offrono volumi di vendita talmente interessanti che vale decisamente la pena mettersi in gioco con una logica commerciale diversa e studiata ad hoc per questo target. Si aprono nuove opportunità di business, una su tutte l’assistenza tecnica programmata. Un’attività vantaggiosa per entrambe le parti. Le grandi catene possono avere la certezza e la tranquillità di una performance costante. Noi, dal canto nostro, aggiungiamo al prodotto anche un pacchetto di servizi complementari che ci rendono sempre più un partner globale e affidabile”.
Che numeri, che dati ci può fornire per definire meglio il Gruppo Rancilio?
Giorgio Fortini: “Mi sbilancio sul fatturato: 75 milioni lo scorso anno. L’88 per cento dei ricavi arriva dall’estero e il 12 dall’Italia. La regione più importante? L’Asia con il 26%. E siamo contenti della profittabilità.”
Azienda in crescita?
Giorgio Fortini: “Arriviamo da due anni consecutivi di record e per il 2016 abbiamo programmato di superare i numeri dello scorso esercizio. Il trend che stiamo osservando va in questa direzione. Chiuderemo come sempre il bilancio ad agosto”.
Alle spalle del Gruppo ci sono sempre due centri di ricerca e sviluppo separati? Che cosa ci può dire, data la riservatezza, del loro lavoro…
Giorgio Fortini: “I dipartimenti Rancilio ed Egro LAB dispongono di un team affiatato e dotato di abilità, competenze e conoscenze in grado di coprire tutte le discipline ingegneristiche nel settore delle macchine da caffè professionali. Due strutture di eccellenza dove vengono ideate e testate risposte di assoluta efficacia ai bisogni complessi dei consumatori. Abbiamo volutamente creato due distinte divisioni di ricerca e sviluppo, una per i prodotti tradizionali e una per le soluzioni superautomatiche, in quanto le due gamme necessitano di logiche meccaniche, elettroniche ed informatiche differenti ma complementari. Il valore aggiunto derivante dal fatto di unire le professionalità, il know/how e le eccellenze presenti nel Gruppo Rancilio è particolarmente elevato per il dipartimento di ricerca e sviluppo. La presenza di Egro LAB in Svizzera, a Dottikon nei pressi di Zurigo, costituisce l’opportunità di accedere a tecnologie e talenti non reperibili altrove, con notevoli prospettive in termini di qualità degli accorgimenti implementati sui nostri prodotti. Ci tengo a sottolineare che questa opportunità è unica nel nostro settore: nessun’altra azienda ha la possibilità di mettere insieme qualità riconosciute in tutto il mondo quali la competenza svizzera nello sviluppo dei prodotti superautomatici e la capacità italiana di progettare macchine tradizionali. Un buon esempio di questo valore aggiunto lo abbiamo sotto gli occhi con l’introduzione del sistema di telemetria e connettività Rancilio Group CONNECT, sia sulla gamma tradizionale che superautomatica. Un’applicazione nata dalla collaborazione con la software house Solair – da poco acquisita da Microsoft Corporation – che mira a migliorare l’esperienza d’uso di baristi, ristoratori, distributori, tecnici e torrefattori, con un monitoraggio costante del parco macchine installato. Si tratta di una vera e propria connessione intuitiva e immediata da effettuare con il semplice ausilio di un computer portatile, fisso, tablet o smartphone. In occasione di Smau Padova 2016 la tecnologia CONNECT ha ricevuto il Premio Innovazione. Un riconoscimento che ci rende fieri e ci sprona al tempo stesso a fare sempre meglio”.
Che cosa succede nei centri ricerca? Tutto segreto?
Giorgio Fortini: “Lo sviluppo di soluzioni affidabili e performanti rappresenta una sfida quotidiana e una questione di estrema trasparenza. Impegniamo risorse e conoscenze tecniche in modo da fornire al cliente un valore aggiunto ottimale. I cicli di progettazione ed elaborazione di nuovi prodotti e tecnologie vengono ottimizzati e razionalizzati grazie all’utilizzo di strumenti d’avanguardia. Gli investimenti già fatti e quelli previsti per il futuro non riguardano semplicemente gli “attrezzi” da lavoro, ma l’asset in assoluto più strategico per la funzione R&D è rappresentato dalle risorse umane, cioè i progettisti e i tecnici che costituiscono la vera essenza dei nostri LAB. Nei centri di ricerca e sviluppo, tra Italia e Svizzera, lavorano circa una trentina di ingegneri con passione per la progettazione di un prodotto come la macchina da caffè e con l’orgoglio di appartenere a un grande gruppo industriale come Rancilio. Questo è il vero plus che da sempre cerchiamo nei nostri collaboratori. I due LAB sono distinti ma non isolati; esiste un processo di governance interno che li porta a uno scambio sistematico di idee, best practice, esperienze durante incontri a cadenza settimanale”.
Con due centri ricerca serve una precisa filosofia per l’innovazione…
Giorgio Fortini: “Occorre rendersi permeabili agli stimoli esterni, dalla fase di generazione delle idee fino alla loro implementazione. Non è un percorso facile. Perché accanto ai cambiamenti gestionali e produttivi, occorre un’evoluzione quasi culturale nell’organizzazione manageriale e nella gestione delle risorse umane. L’azienda deve aprirsi prima di tutto all’interno per sviluppare una nuova filosofia collaborativa che parte dall’alto e si diffonde lungo tutta la struttura. Un lavoro di squadra spinto al massimo. L’innovazione non è e non può essere fine a sé stessa, ma significa prima di tutto offrire risposte concrete a bisogni espliciti e latenti”.
(1 – continua: la seconda puntata sarà dedicata ai prodotti del Rancilio Group)