SOCCHIEVE (Udine) – La Carnia non è solo una terra di “vecchi” e di gente che si lamenta: esistono anche giovani che si danno da fare. È il caso di Elisabetta Toson, 19 anni, che ha deciso di prendere in gestione lo storico bar di famiglia, “La Stella” di Socchieve.
Il locale da qualche tempo era chiuso ed Elisabetta ha deciso di tentare l’avventura riaprendo il bar che sin dall’inizio del Novecento appartiene alla sua famiglia.
I primi gestori furono i trisavoli, Francesco e Maddalena, che gestivano, nello stesso stabile, anche un albergo con ristorante, poi la gestione passò ad Albino e Leonina, quindi ai nonni Francesco e Lidia Fior che lo hanno gestito sino a 15 anni fa. Il loro figlio, Albino, padre di Elisabetta, veterinario, ha scelto un’altra strada per cui l’ambiente è stato dato in affitto.
Scaduto il contratto con gli affittuari il bar è rimasto chiuso per qualche tempo sino alla decisione di Elisabetta. Il locale è molto ampio e conserva, caso più unico che raro, un antico caminetto che ancora oggi funziona perfettamente, con possibilità di sostare anche all’esterno. Nonostante il paese sia stato tagliato fuori, con la variante del Crivel, dal traffico della valle del Tagliamento, Socchieve non sembra aver patito, tanto che nel giro di poche decine di metri sono aperti, funzionanti e frequentati da avventori fidelizzati ben tre ambienti pubblici.
Senza traffico
«Senza il traffico veicolare da e per Tolmezzo e Forni di Sopra, il paese è più tranquillo. Chi vuole venire da noi – spiega Elisabetta – può farlo senza l’’assillo del traffico veicolare».(g.g.)