VILLA POMA (Mantova) – La passione per il caffè diventa un lavoro. È successo a Eleonora Bassi, una giovane di poco più di trent’anni (FOTO in alto), che ha rilevato la torrefazione artigianale Vittorio sulla strada statale 12 a Villa Poma.
La torrefazione era aperta da diversi anni, ma all’inizio del 2014, Eleonora ne diventa proprietaria e la gestisce, cercando di dare la sua impronta personale all’attività. Dopo aver vissuto a Milano, dove ha lavorato alcuni anni nel campo dell’editoria per Mondadori, Eleonora è tornata a Poggio, il suo paese d’origine e, cercando un nuovo lavoro, quando si è presentata l’opportunità di rilevare la torrefazione Vittorio, non ci ha pensato molto e si è buttata nell’impresa.
«Ho sempre avuto il sogno di gestire un locale», ha raccontato la giovane. Infatti la torrefazione, produce e vende il caffè, ma è sempre stata anche un bar. Però quando Eleonora rileva l’attività non si accontenta.
Il primo anno e soprattutto il 2015 sono stati anni difficili, la crisi si fa ancora sentire nel settore e bisogna trovare nuove idee e strategie per attirare nuovi clienti. Così la giovane imprenditrice si è rimboccata le maniche: ha inserito la vendita al dettaglio di tisane biologiche, dolci, un angolo enoteca, e la realizzazione di cesti e bomboniere.
«Naturalmente l’attività principale resta il caffè – ha spiegato la proprietaria -ho voluto diversificare l’offerta per dare al locale la mia impronta. Non è stato facile, anche perché ho voluto puntare sulla qualità. Questo richiede molto tempo e molte energie. Spesso vado a fiere e degustazioni per proporre continuamente prodotti nuovi, sempre privilegiando l’alta qualità. Scelgo i prodotti pensando a cosa vorrei acquistare per me. Voglio che tutto sia artigianale e anche le confezioni di cesti e pacchi dono vengono fatte a mano, scegliendo con cura nastri e carte».
Inoltre anche la preparazione del caffè richiede tempo: Eleonora fa la miscela con la ricetta originaria della Torrefazione Vittorio, poi propone dei caffè monorigine, provenienti da diverse parti del mondo.
«Cerco di mettere tutta la mia passione nell’attività: per tostare il caffè è assolutamente indispensabile – ha raccontato Eleonora – la tostatura è come il lavoro di uno chef: il risultato è dato dalla macchina che si usa e dalla mano di chi tosta e la passione che ci mette rende il gusto di quel caffè unico». Giorgio Pinotti