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venerdì 22 Novembre 2024
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Lavazza: “Con l’acquisizione Carte Noire, Francia secondo Paese dopo l’Italia”

IL CLOSING DELL’OPERAZIONE FIRMATO IL 29 FEBBRAIO SCORSO. “VOGLIAMO CONTINUARE A INVESTIRE NELLA CRESCITA”, HA SPIEGATO L’AMMINISTRATORE DELEGATO ANTONIO BARAVALLE DURANTE UN INCONTRO CON LA STAMPA ORGANIZZATO A PARIGI. L'OPERAZIONE È COSTATA TRA I 700 E I 750 MILIONI DI EURO. NEL 2015, IL FATTURATO DI GRUPPO SALE DELL’8%, SUPERANDO 1.4 MILIARDI DI EURO

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PARIGI – Con l’acquisizione di Carte Noire, leader in Francia nel mercato del caffè, Lavazza compie un ulteriore e importante passo nel processo di crescita internazionale, con l’obiettivo di competere – in una fase di consolidamento del mercato – con i grandi player del settore.

E’ questa la strategia presentata giovedì 10 marzo da Lavazza, la società Italiana del caffè, nel corso di una conferenza stampa internazionale (nella FOTO da sinistra Marco Lavazza, Giuseppe Lavazza e Antonio Baravalle) convocata per commentare i dettagli dell’operazione.

La finalizzazione dell’accordo con il gruppo Jacobs Douwe Egberts (JDE), hanno spiegato i vertici Lavazza, è avvenuta il 29 febbraio scorso, a seguito sia dell’approvazione dell’Autorità francese della Concorrenza, sia della Commissione Europea e dopo la conclusione del percorso di informazione e consultazione degli organismi competenti di rappresentanza dei lavoratori.

Lavazza è stata assistita da JP Morgan quale advisor finanziario, Boston Consulting Group come consulente strategico e Cleary Gottlieb Steen & Hamilton come advisor legale.

Un pool di quattro banche (club deal) – formato da Intesa Sanpaolo, Bnl-Bnp Paribas, Rabobank e Unicredit – ha finanziato la società per 400 milioni di euro a medio termine. L’operazione di finanziamento è stata finalizzata con il supporto di Rothschild come advisor finanziario e di Clifford Chance come advisor legale. (Il costo totale dell’operazione è stimato tra i 700 e i 750 milioni; n.d.r.).

Oggetto dell’acquisizione sono i marchi e le attività di Carte Noire all’interno dell’Area Economica Europea (AEE, che comprende i 28 stati membri dell’Unione più Islanda, Liechtenstein e Norvegia).

In particolare: il caffè macinato e in grani, le soft pods e le capsule compatibili Nespresso.

L’accordo include anche la licenza di cinque anni del marchio Senseo in Austria per soft pods e capsule compatibili Nespresso.

Sono invece esclusi le capsule Tassimo e – soltanto per i primi due anni – il caffè solubile e i prodotti per il canale fuori casa.

Il perimetro dell’acquisizione include anche il sito produttivo di Lavérune, situato nella regione del Languedoc-Roussillon Midi-Pyrénées, che continuerà le produzioni oggetto dell’accordo entrando a far parte a pieno titolo nel sistema produttivo globale della società.

“L’acquisizione di Carte Noire da parte di Lavazza unisce due aziende che sono simili per storia, per livello di immagine e cultura della qualità”, ha commentato Antonio Baravalle, Amministratore Delegato Lavazza. “Allo stesso tempo, la complementarietà dei rispettivi segmenti di consumo, che vede Lavazza tra i marchi leader in Francia nel mercato fuori casa e Carte Noire in quello domestico, apre la strada a grandi potenzialità di sviluppo”.

Leader in Francia con una quota del 20% nel mercato retail (in volumi, fonte Nielsen), Carte Noire è la più importante di una serie di acquisizioni portate recentemente a termine.

Nel 2015, ha ricordato l’Amministratore Delegato di Lavazza nel corso della sua presentazione, è entrato a far parte del Gruppo il marchio Merrild, leader storico in Danimarca e Paesi Baltici, sono state rilevate le attività di distribuzione in Australia – Paese nel quale la società detiene una significativa quota di mercato – ed è stata conseguentemente costituita una nuova consociata di Gruppo.

“Stiamo sostenendo la nostra crescita da tempo”, ha precisato Baravalle. “Oltre alle recenti acquisizioni, voglio ricordare il profondo rinnovamento dei nostri siti industriali, i significativi investimenti in marketing, comunicazione e innovazione e la realizzazione, ancora in corso, del nuovo centro direzionale a Torino: un impegno complessivo che ha superato il miliardo di euro”.

“In considerazione del processo di consolidamento in corso, il nostro obiettivo è raggiungere un livello dimensionale che ci consenta di giocare sempre di più un ruolo centrale sul mercato, conservando allo stesso tempo la nostra identità e i nostri valori, per dare vita a un Gruppo globale e indipendente, specializzato nel caffè, pronto a competere a livello internazionale”, ha aggiunto l’AD di Lavazza.

Una massa critica che lo stesso Baravalle ha individuato nella soglia dei 2 miliardi di fatturato, con un contributo dei mercati esteri superiore al 70%.

Un traguardo che in effetti non sembra lontano: negli ultimi 5 anni, il tasso di crescita aggregato (CAGR) è stato pari al 5% annuo, “nonostante il quadro congiunturale non positivo”.

Nel 2015, il giro d’affari del Gruppo ha superato 1,4 miliardi di euro, salendo dell’8%.

Già nel 2016, infine, grazie alla crescita interna e al contributo delle nuove società, la previsione è di raggiungere 1,7 miliardi di euro di fatturato.

Procede con costante accelerazione anche il livello di internazionalizzazione del Gruppo, arrivato al 55% del fatturato nel 2015 – grazie in particolare al contributo di Paesi chiave quali Germania (+11%), Stati Uniti (+20%), Gran Bretagna (+19%) e Francia (+10%) – e che raggiungerà il 65% alla fine dell’anno in corso.

Lavazza – forte della sua storia di più di 120 anni – ha tutti i numeri per giocare un ruolo da protagonista, in un mercato mondiale sempre più competitivo e caratterizzato dal fenomeno di una forte aggregazione.

Lo hanno sottolineato anche i due vicepresidenti del Gruppo: “Siamo molto soddisfatti di questa acquisizione, che non esitiamo a definire un matrimonio perfetto e che rende ora più forte l’intero gruppo”, ha commentato Giuseppe Lavazza. “E’ un’operazione che fa della Francia, Paese in cui abbiamo iniziato il nostro processo di espansione internazionale nel 1982, il nostro secondo mercato per importanza dopo l’Italia: ovvero un polo da 500 dipendenti con una stima di fatturato che si attesta intorno al 20% del totale del Gruppo, nell’anno in corso”.

“E’ un progetto di crescita, quello che stiamo perseguendo, che prevede anche per il futuro significativi investimenti in ricerca e sviluppo, elemento fondamentale del nostro successo”, ha sottolineato Marco Lavazza. “Cerchiamo infatti di coniugare il nostro sforzo – teso a migliorare costantemente la qualità dei nostri prodotti e processi – con una grande attenzione ai temi della sostenibilità, elemento imprescindibile per lo sviluppo industriale del futuro”.

Nota su Lavazza

Lavazza, fondata a Torino nel 1895, è un’azienda italiana produttrice di caffè di proprietà dell’omonima famiglia da quattro generazioni. Al sesto posto nella classifica dei torrefattori mondiali, il Gruppo è oggi presente in oltre 90 Paesi attraverso consociate e distributori, esportando il 55% della sua produzione.

Lavazza impiega complessivamente – dopo l’acquisizione di Carte Noire – circa 3 mila persone, con un fatturato di oltre 1,4 miliardi di euro (stima 2015). Lavazza ha inventato, proprio alle sue origini, il concetto di miscela, ovvero l’arte di combinare diverse tipologie e origini geografiche del caffè, caratteristica che ancora oggi contraddistingue la maggior parte dei suoi prodotti.

L’azienda conta inoltre 25 anni di tradizione nel settore della produzione e della commercializzazione di sistemi e prodotti per il caffè porzionato, imponendosi come prima realtà italiana a lavorare sui sistemi a capsula espresso. Lavazza è presente in tutti i business: a casa, fuori casa e in ufficio, puntando sempre all’innovazione su tecnologie e sistemi di consumo.

Lavazza ha saputo sviluppare la propria brand awareness attraverso importanti partnership perfettamente coerenti con la strategia di internazionalizzazione della marca: come quelle, nel mondo dello sport, con i tornei tennistici del Grande Slam e – nel campo dell’arte e della cultura – con prestigiosi Musei quali il Guggenheim Museum di New York negli USA e i Musei Civici Veneziani.

Nota su Carte Noire

Fondata nel 1978 da René Monnier, Carte Noire è stata la prima società a introdurre – in un mercato dominato dalla specie Robusta – il caffè 100% Arabica. L’azienda francese ha proseguito sulla strada dell’innovazione lanciando le soft pods nel 2003 e le capsule Compatibili Nespresso nel 2013.

Attraverso l’uso sapiente della sua particolare identità basata sui colori nero, bianco e oro, la società – che detiene oggi una quota del 20% del mercato retail – si è presto imposta come sinonimo di caffè d’alta gamma.

Carte Noire fa parte del Gruppo Lavazza dal 29 febbraio 2016, con circa 300 dipendenti divisi tra la sede di Parigi e lo stabilimento produttivo di Lavérune, situato nella regione del Languedoc-Roussillon Midi-Pyrénées.

Nota su Merrild

Merrild è il brand del caffè leader nel settore retail in Danimarca e Paesi Baltici. Fondata nel 1964 dall’imprenditore Møller Merrild, con la creazione della prima miscela di caffè denominata Merrild 103.

La quota di mercato della Società in Danimarca è pari a circa il 25% del mercato Retail. Merrild è entrata a far parte del gruppo Lavazza dal 30 settembre 2015, con una struttura di circa 50 dipendenti. Nota su Lavazza Australia Lavazza è presente in Australia – uno dei mercati chiave della strategia di espansione internazionale perseguita dalla Società – da oltre 30 anni.

Nel settembre dello scorso anno, il Gruppo ha rilevato il business di distribuzione dei prodotti Lavazza dal proprio partner locale, costituendo una nuova consociata a Melbourne. Attualmente Lavazza detiene circa il 16% della quota di mercato Retail. Informazioni di background sulle recenti acquisizioni Lavazza.

Il 5 Maggio 2015, D.E Master Blenders e Mondelēz International hanno ricevuto approvazione condizionata da parte della Commissione europea per la creazione del Gruppo JACOBS DOUWE EGBERTS (JDE).

L’approvazione della Commissione era subordinata alla cessione dei marchi Carte Noire e Merrild in tutta l’Area Economica Europa (AEE) e la cessione a terzi in licenza del marchio Senseo in Austria. o Il 22 luglio 2015, Lavazza ha presentato un’offerta vincolante a DJE per l’acquisto delle attività Carte Noire nell’Area Economica Europea.

Il 1 Settembre 2015, Lavazza ha rilevato le attività di distribuzione in Australia, paese in cui detiene una rilevante quota di mercato – costituendo conseguentemente una consociata.

Il 30 settembre 2015, Lavazza ha rilevato da JDE il marchio e il business Merrild relativo al caffè in grani e macinato, con l’eccezione del business fuori casa, per il quale JDE si è impegnata a utilizzare un nuovo brand entro un anno.

Il 29 Febbraio 2016 Lavazza ha acquisito i marchi e le attività Carte Noire all’interno dell’Area Economica Europea. Nel perimetro dell’acquisizione sono ricompresi il caffè macinato e in grani, le soft pods, le capsule compatibili Nespresso e la licenza dei prodotti Senseo in Austria per cinque anni (soft pods e capsule compatibili Nespresso).

Sono invece esclusi le capsule Tassimo e – soltanto per i primi due anni – il caffè solubile e i prodotti per il canale fuori casa, per i quali JDE si è impegnata a utilizzare un nuovo brand entro tale periodo.

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