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Il convegno Ica, professor Giorgio Graziosi: “Il Dna di una tazzina di caffè”

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MILANO – Ecco l’intervento il Dna di una tazzina di caffè del professor Giorgio Graziosi (FOTO) al convegno organizzato dall’Ica su caffè e salute. Giorgio Graziosi è Professor of Coffee Genetics at the International Masters in Coffee Economics and Science, University of Trieste and of Udine. President of DNA Analytica Srl, spin off of the University of Trieste

Il chicco di caffè è un seme e il suo DNA contiene tutte le informazioni necessarie per lo sviluppo della nuova generazione.

Tale DNA varia costantemente da una specie all’altra ed è possibile usare la diversità del DNA distinguere l’Arabica dalla Robusta. Inoltre possiamo utilizzare il DNA per identificare diverse varietà sia nell’Arabica che nella Robusta.

Il DNA della Robusta è presente nel DNA dell’Arabica ed è molto difficile trovare differenze tuttavia la DNA Analytica Srl ha depositato due brevetti sulla distinzione tra il DNA dell’Arabica e della Robusta e sull’identificazione delle varietà all’interno della specie.

Dal punto di vista pratico le analisi del DNA consento di confrontare i campioni di prova con grosse partite, verificare la corrispondenza fra la denominazione commerciale/varietà e campione consegnato, certificare varietà e provenienze.

CURRICULUM VITAE

Nato ad Alessandria nel 1941, Giorgio Graziosi è Professore di Genetica del caffè al Master Internazionale in Economia Caffè e Scienza dell’Università di Trieste e di Udine e Presidente del DNA Analytica Srl, spin off dell’Università degli Studi di Trieste.

Carriera Nella sua lunga carriera è stato tra il 1967 e il 1970 tecnico presso l’Istituto di Zoologia dell’Università di Trieste, docente di Genetica all’Università di Trieste (1969-73), assistente di ricerca, Istituto Universitario di Zoologia di Trieste (1970-1982), docente di Biologia Generale presso la Facoltà di Medicina, Università di Trieste (1977-1982), professore associato di Embriologia e Morfologia Sperimentale, Università di Trieste (1982-1986), direttore del Dipartimento di Biologia (1.988-91).

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