di Andrea Zuffi*
Arriva Prodigio, la prima macchina per caffè a capsule Nespresso con connettività Bluetooth. Grazie all’app dedicata sarà possibile accenderla e farle preparare il caffè senza essere fisicamente presenti. A cosa serve se subito dopo bisogna andarlo a bere “di persona” ?
Senza troppa enfasi Nespresso ha lanciato Prodigio, una nuova macchina per il caffè a capsule, che integra un chip Bluetooth per la connessione a smartphone e tablet. E all’alba di un’epoca in cui ogni “oggetto” dovrà essere connesso a Internet non c’è da stupirsi che questa sorte “wireless” tocchi anche ai piccoli elettrodomestici.
A dire il vero poi quella commercializzata dal gruppo Nestlè non è la primissima macchina del caffè con connettività wireless, esiste infatti già un modello di Saeco. Prodigio è comunque la prima tra quelle compatibili con capsule Nespresso ed è quindi destinata ad avere più risalto nelle cronache mondiali.
Ma a cosa serve il Bluetooth su una macchina del caffè? La risposta, un po’ prevedibile, sta nei marketplace dei più noti sistemi operativi. A giorni sarà infatti rilasciata un’app dedicata con la quale sarà possibile preparare il caffè dallo smartphone oppure programmarne la preparazione nell’orario preferito.
L’app garantirà inoltre una serie di funzioni come il monitoraggio della scorta di capsule o il promemoria per la decalcificazione. Nespresso, una vera e propria gallina dalle uova d’oro per il gruppo svizzero Nestlé, continua comunque a innovare anche se al momento si trova a dover fronteggiare lo scetticismo di chi ritiene il sistema a capsule un vero nemico dell’ambiente, a causa della mole di rifiuti che produce.
La città tedesca di Amburgo ha per esempio bandito l’uso di macchine a capsule in tutti gli edifici amministrativi, un trend probabilmente destinato ad essere emulato altrove.
Continua a rimanere poco chiaro quale possa essere il vantaggio di preparare il caffè a distanza tramite un dispositivo mobile, quando è comunque necessario recarsi fisicamente alla macchina per inserire la capsula, posizionare la tazzina e, questione non da poco, bere il caffè.
Per questo motivo molti clienti riterranno superfluo acquistare una macchina per il caffè da oltre 200 euro che, Bluetooth a parte, ha le stesse funzioni di una da 100 euro. Una cosa è certa, se qualcuno dirà in futuro che il proprio smartphone “fa anche il caffè” ci sarà da credergli!