MILANO – Nella serata di lunedì 1 febbraio l’agenzia internazionale di informazioni Reuters ha diffuso una doppia indiscrezione, data come una certezza, secondo la quale Lavazza finalizzerà l’acquisizione del brand francese Carte Noire nelle prossime settimane per un valore di circa 750 milioni di euro, metà in contanti metà a debito.
Lo hanno riferito all’agenzia Reuters due fonti vicine alla trattativa che dura da molti mesi. La notizia dell’agenzia è firmata da Francesca Landini.
Con questa operazione Lavazza diventerà il leader del caffè in Francia, Paese che rappresenta il secondo mercato europeo e il quarto a livello mondiale.
Il gruppo italiano, che attualmente è al settimo posto tra i produttori di caffè mondiali, in passato ha detto di voler accrescere le sue dimensioni nel settore per evitare di essere fagocitato da rivali molto più grandi.
“L’operazione, del valore di circa 750 milioni di euro, dovrebbe essere conclusa entro la fine di febbraio”, ha detto una delle fonti.
Per ora nessun commento da parte di Lavazza. Anche se una fonte ufficiosa ha fatto sapere che l’offerta vincolante avanzata la scorsa estate dovrebbe arrivare al closing entro il primo trimestre dell’anno in corso. Insomma, se non si riesce entro febbraio la chiusura sarà di sicuro entro marzo.
Tuttavia nella serata di lunedì l’amministratore delegato della Lavazza Antonio Baravalle ha risposto con poche parole alla domanda di un giornalista appena sbarcato da un aereo a Tel Aviv dove si trova per un viaggio di lavoro: ”Posso soltanto confermare la nostra offerta vincolante. Per il resto spero che la notizia diffusa da Reuters sia fondata”.
Secondo una seconda fonte l’acquisizione, uno dei rari deal in cui una società italiana è compratore e non preda, sarà finanziata per metà con la liquidità del gruppo e per il resto con prestiti bancari.
Le banche Intesa San Paolo, BNP Paribas, Rabobank e UniCredit probabilmente parteciperanno al finanziamento, ha detto la fonte.
A luglio Lavazza aveva annunciato di aver presentato un’offerta vincolante per rilevare Carte Noire da Mondelez, che aveva l’obbligo di cedere il marchio per motivi antitrust.
L’offerta del gruppo italiano prevede di rilevare il business del marchio francese all’interno dell’area economica europea.
Il perimetro dell’acquisizione di Lavazza riguarda Carte Noire, che nel mercato del retail francese del caffè ha una quota di circa il 20%. Lavazza (occupa il settimo posto nel ranking globale dei torrefattori) rileverà il controllo delle attività di Carte Noire all’interno della European economic area (Eea, area economica europea), con l’eccezione del caffè solubile, delle capsule Tassimo e dei prodotti per il canale fuori casa a marchio Carte Noire.
Sono invece inclusi nella transazione il caffè macinato, le cialde filtro e le capsule compatibili Nespresso.
La transazione prevede anche l’acquisizione, da parte di Lavazza, del sito produttivo di Lavèrune, situato nella regione del Languedoc-Roussillon Midi-Pyrénées, che continuerà le produzioni oggetto dell’accordo.
Lavazza si vedrà garantita anche una licenza di 5 anni per la vendita in Austria, con il marchio Sanseo, di cialde filtro e capsule compatibili Nespresso.