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venerdì 22 Novembre 2024
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Downgrade brasiliano spinge New York ai minimi

Crollano i futures sugli arabica dopo la decisione di Standard & Poor’s di tagliare il rating sul debito brasiliano a "junk". Ice Robusta ai livelli più bassi dal novembre di due anni fa

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MILANO – Nuovi minimi per i futures del caffè. Il contratto principale (dicembre) dell’Ice Arabica ha chiuso giovedì a 116,40 cents per libbra, perdendo in una sola giornata ulteriori 470 punti.

Per trovare prezzi più bassi sulla seconda posizione bisogna tornare indietro nel tempo sino alla terza decade di gennaio 2014. La settimana si è conclusa venerdì con guadagni marginali (+15 punti), non ancora sufficienti a prefigurare tuttavia una reale inversione di tendenza.

Se New York piange, Londra non ride. L’Ice Robusta (novembre) ha terminato l’ottava con la scadenza ravvicinata a 1.543 dollari per tonnellata e il contratto principale (novembre) 1.552 dollari: simili livelli di prezzo non si osservavano dal novembre 2013.

Sull’andamento dei mercati continua a pesare, oltre alla situazione economica mondiale, il rivalutarsi del dollaro e la perdurante debolezza del real.

La moneta brasiliana è piombata giovedì a nuovi minimi, dopo il downgrade a “junk” deciso da S&P. Da notare invece una forte rivalutazione del peso colombiano, nella giornata di venerdì, catalizzata dall’annuncio del governo di Bogotá della cessione della quota detenuta in Isagen SA, un’importante società produttrice di energia idroelettrica.

Sul fronte dei fondamentali, le condizioni meteo rimangono buone nella coffee belt brasiliana. Le più recenti previsioni di pioggia appaiono favorevoli all’ormai prossima fioritura del nuovo raccolto.

C’è attesa per la terza stima Conab, che salvo contrordine verrà divulgata a Brasilia il 29 settembre, mentre saranno in pieno svolgimento, a Milano, i lavori della 115a sessione del Consiglio Internazionale del Caffè dell’Ico

Da segnalare intanto che l’Ibge (l’Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica, istituzione governativa dipendente dal Ministero dello sviluppo e della pianificazione economica) ha ulteriormente tagliato dell’1,3% la sua stima sul raccolto di arabica 2015/16 portandola a 33 milioni di sacchi, principalmente in ragione delle ridimensionate aspettative produttive in Minas Gerais, dove la produzione scenderebbe di 22,7 milioni di sacchi.

L’intera produzione brasiliana (arabica+robusta) sarà pari – secondo l’Ibge – a 43,7 milioni di sacchi, in netto calo rispetto ai 45 milioni del raccolto 2014/15.

Da segnalare infine che l’export brasiliano di caffè in tutte le forme ha registrato ad agosto – secondo il report mensile CeCafé – un calo dell’8,4% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, attestandosi a 2.831.904 sacchi, di cui 2.535.843 di caffè verde.

Negative le variazioni di tutte le voci, con le esportazioni di arabica, robusta e solubile in calo, rispettivamente, del 9.8%, 1% e 7,3%. Torneremo su queste cifre nel numero di domani.

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