MILANO – Prezzi giornalieri ai minimi degli ultimi 19 mesi ad agosto, con l’interno comparto delle materie prime sotto pressione per i contraccolpi della crisi cinese. Come riporta in apertura il report Ico – diffuso nel tardo pomeriggio di ieri – l’indicatore composto è volato ai massimi delle ultime 12 settimane a metà mese (128,16 cents per libbra il 14 agosto).
E’ quindi scivolato, nei 10 giorni successivi, ai già citati minimi (114,21 cents il 25 agosto) subendo il generale arretramento delle commodity, oltre che lo svalutarsi di real brasiliano, peso colombiano e dong vietnamita.
La media mensile (121.21 cents), seppur in ripresa rispetto a luglio, rimane comunque la seconda più bassa da gennaio 2014.
Positivo l’andamento degli indicatori degli arabica, in particolar modo di brasiliani naturali e New York, mentre i robusta arretrano ai minimi degli ultimi 21 mesi.
Forte la volatilità, con il relativo indice che evidenzia valori in doppia cifra per brasiliani e Ice Arabica.
Il report rilancia infine l’allarme El Niño, sottolineando come il fenomeno in corso sia il più forte dal 1997/98, nonché potenzialmente uno dei più intensi dal 1950 a oggi, ed è destinato a durare perlomeno sino a fine anno.
Le conseguenti anomali climatiche e il loro ripercuotersi sui pattern globali delle precipitazioni potrebbero avere conseguenze, anche gravi, sullo sviluppo dei raccolti.
Il testo integrale del report (in inglese) è scaricabile a questo link.