Il gigante americano del “Frappuccino” extra large apre a vino, birra artigianale e stuzzichini. Dopo diversi anni di test, Starbucks ha deciso di offrire in due dozzine di negozi americani vino, birra e piccoli piatti con stuzzichini di pancetta e formaggio.
Per ora è poca cosa, ma per il gigante di Seattle (controlla 13mila punti vendita solo negli Usa) si tratta di moltiplicare le occasioni di vendita.
Il gigante del caffè ha inoltre richiesto i permessi per commercializzare alcolici in diverse centinaio di negozi negli Usa.
Starbucks si dice ottimista sul nuovo corso ed è indubbiamente una buona notizia anche per gli importatori italiani di vino, che da anni cercano di diffonderne il consumo negli Stati, al di là di New York e California.
Rachel Antalek, vice presidente per l’innovazione della catena a stelle e strisce, dichiara: “I nostri clienti vogliono venire da Starbucks e poter ordinare anche un bicchiere di vino o una birra artigianale. Del resto non ci sono molti posti dove andare la sera, in un ambiente rilassato e tranquillo”.