NUOVA DELHI – Middle class, classe media, uguale caffè. Un’identificazione che sta seriamente rivoluzionando consumi e identità di un gigante come l’India.
Classe media indiana: addio al tè
I giovani del Subcontinente, infatti, man mano che entrano tecnicamente a far parte della classe di consumo “superiore”, stanno sostituendo la bevanda nazionale – il tè – con espresso, cappuccino & simili.
Un fenomeno che va di pari passo – insomma, ne è in parte stimolato – con campagne di marketing e di promozione dei colossi internazionali del caffè: tra Bangalore, Delhi e Mumbai, Lavazza (nella foto, un locale nella capitale del Tamil Nadu), Starbucks e Nestlé aprono bar che diventano sempre più status symbol.
E infatti, attirano ogni giorno più clienti, anche grazie al wi-fi gratis offerto un po’ ovunque
Il risultato è che il consumo, benché rappresenti ancora solo l’1,4% del mercato mondiale, è decollato segnando un +9% nell’ultimo anno, e un + 80% in 5 anni.
Certo, il consumo medio di caffè resta ancora a 85 grammi pro capite
Contro i 5,7 chilogrammi dell’Italia e gli oltre 10 della Finlandia. Ma l’India, come per altro la Cina. Dove pure il consumo è in aumento, contribuirà a tenere alti i prezzi dei chicchi sul mercato mondiale.
Fonte: corriere online