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venerdì 22 Novembre 2024
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Bialetti in rosso per l’aumento di capitale da 20 milioni

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Bialetti in rosso: l’azione segna un calo del 3,87% a 4,22 centesimi e il diritto sull’aumento di capitale da circa 13,97 milioni di euro segna un ribasso del 19,69% a quota 3,1 centesimi.

A oggi Bialetti vale in Borsa poco più di 50 milioni di euro e a fine dicembre 2014 la storica società delle macchine da caffè aveva sottoscritto con le banche un accordo di risanamento in vista di un nuovo piano.

Lo scorso esercizio si è d’altronde chiuso con risultati in crescita e ricavi passati da 159 a 161 milioni di euro, ma soprattutto utili da 4,14 milioni a fronte di un rosso da 747 mila euro registrato nell’esercizio 2013.

Il calo degli oneri finanziari da 7,09 a 4,93 milioni di euro sicuramente incoraggiava quei risultati così come la flessione di svalutazioni e accantonamenti da 1,71 milioni a 776 mila euro e nuovi proventi su strumenti derivati per 2,7 milioni contro il rosso da 520 mila euro di un anno prima.
A fine maggio il debito di Bialetti si attestava a 98,5 milioni di euro contro un patrimonio netto di appena 7,64 milioni.

L’aumento di capitale cominciato lunedì scorso prevede l’offerta di oltre 33,67 milioni di azioni nel rapporto di 9 azioni ogni 20 possedute e al prezzo di 0,415 euro per titolo.

A oggi il 64,07% del capitale del gruppo è della Bialetti Holding di Francesco Ranzoni, presidente e amministratore delegato di Bialetti, e il 10% di Diego Della Valle & C.

Bialetti Holding ha assunto l’impegno irrevocabile di sottoscrivere il pro-quota dell’aumento mettendo dunque in gioco fino a 9,083 milioni di euro.

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