MILANO – Adán Vallecillo, Elias Sime, Esteban Piedra León, Naufus Ramírez-Figueroa, Felipe Arturo, Ernesto Bautista, Wanja Kimani e Marcelo Moscheta sono gli otto artisti protagonisti della mostra “Sustainable connections – the illy sustainArt world”, allestita all’interno di illyartlab alla Triennale di Milano dal 7 luglio al 31 agosto, ad ingresso gratuito.
Gli artisti, tutti provenienti da Paesi produttori di caffè, sono stati coinvolti da illy nel corso degli ultimi due anni per interpretare le illy sustainArt Collection dedicate ad Expo, di cui illy è Official Coffee Partner.
La mostra “Sustainable connections – the illy sustainArt world” raccoglie per la prima volta tutti i loro lavori, le cui tecniche e pratiche artistiche stimolano il dialogo sul significato di sostenibilità nei loro territori di provenienza e raccontano nuove frontiere della creatività.
L’esposizione si compone di una ricercata selezione di opere nel campo delle arti visive per un momento di immersione totale nel mondo della multidisciplinarietà alla scoperta delle nuove tendenze che caratterizzano la scena artistica internazionale.
Gli otto artisti sono stati selezionati nell’ambito del progetto illy sustainArt, ideato nel 2007 da illy per estendere alla comunità artistica internazionale il suo approccio a una crescita sostenibile.
Il programma offre così occasioni di visibilità ai talenti creativi dei Paesi emergenti. Il sito www.illysustainArt.org è diventato sempre di più una vetrina aperta sul mondo dell’arte contemporanea, punto di riferimento e luogo d’incontro e di scambio culturale per artisti e curatori, che hanno in questo modo la possibilità di mostrare e far conoscere il proprio lavoro.
Gli artisti e le opere di “Sustainable connections – the illy sustainArt world”
WANJA KIMANI Paese: Etiopia Titolo: Waving Back At You Tecnica: mista (cotone e barkcloth) Anno: 2015
Le figure ricamate ricordano le onde del mare, le vie commerciali e l’interconnessione della sostenibilità. Le opere sono esposte agli elementi, in particolare ad essere toccate dagli uomini.
Il trittico utilizza materiali naturali; il cotone, come il caffè, è un prodotto a valenza politica per la sua importanza nel commercio mondiale e nelle economie emergenti, mentre il barkcloth è associato a varie pratiche culturali come simbolo di status sociale, e si usa in diverse celebrazioni.
ADÁN VALLECILLO Paese: Honduras Titolo: Civilización X Tecnica: toppe di gomma su tela Anno: 2015
L’uso di toppe in gomma è una tecnologia del terzo mondo; quando gli pneumatici sono completamente rovinati, la gente compera delle camere d’aria con cui li rappezza all’interno per allungarne la durata.
Le toppe in gomma servono a riparare la foratura successiva, e quella dopo, e quella dopo ancora…
L’artista lavora con questo materiale da tre anni, e per lui rappresenta un modo diverso di esplorare le possibilità del dipinto, usando questo particolare materiale per ripensare il modo di configurare l’emergenza, le contingenze, i paesaggi e le calamità naturali.
ELIAS SIME Paese: Etiopia Titolo: Gorée Island Tecnica: punti cuciti su tela Anno: 2004
Elias Sime ha realizzato questa opera poco dopo essere tornato dal Senegal, dopo la Biennale di DAK’ART 2004. Era stato uno degli artisti selezionati. Rappresenta la sua impressione del Senegal e la cultura del pesce.
L’opera di Sime, cucita con filo di plastica, mostra una schiera di creature marine monocromatiche sovrapposte ad una sagoma dell’Isola di Gorée. Le creature si confondono con la terra e con l’acqua, in una connessione tra tutto e tutto.
ERNESTO BAUTISTA Paese: El Salvador Titolo: New Promises Tecnica: installazione video. Testi su tir bianchi in viaggio dal Centro America alla UE. Anno: 2014/2015
New Promises è un progetto letterario con applicazioni visive. Far viaggiare frasi e contenuti su mezzi che possono essere definiti vetrine su ruote permette di rivolgersi a un pubblico specifico ed estremamente diversificato.
Le situazioni vissute da questi veicoli in continuo transito sono caratterizzate da atmosfere diverse e di varia intensità (confini doganali, città officine, statali, vie, ecc.), e sono l’espediente attraverso il quale l’artista cerca di proporre poesia a un pensiero collettivo, che pur riflettendo su quanto vi è di più comune, non per questo è meno intimo.
In questo modo, può quindi proporre contemporaneamente uno (o tanti) nuovi punti di partenza.
MARCELO MOSCHETA Paese: Brasile Titolo: BIANCO PURO Tecnica: disegni in grafite su PVC e marmo di Carrara Anno: 2009
I disegni in grafite su lastra in PVC possono a volte apparire come stampe, per le caratteristiche uniche di riflesso e consistenza. Come uno specchio che duplica la realtà, BIANCO PURO parla di percezione e di come la forma riveli le intricate caratteristiche di ciascun pezzo di marmo di Carrara rappresentato. I disegni non sono mai bianchi quanto il marmo ma nel contrasto con lo sfondo nero diventano più chiari e lucenti. Per favorire il confronto, a fianco dei disegni è stata posta una tabella colori, da cui si vede che non esiste colore bianco tranne il minerale immacolato che è a terra ma solo scale di grigio.
NAUFUS RAMIREZ FIGUEROA Paese: Guatemala Titolo: Three Ghosts Tecnica: video “Three Ghosts” mette in scena una sorta di rituale ed esamina come la percezione degli antenati e degli spiriti sia influenzata dall’immaginario popolare contemporaneo, quali i fantasmi del videogame Pac-Man.
FELIPE ARTURO (FOTO) Paese: Colombia Titolo: Coffee patterns Tecnica: caffè su carta Fabriano Anno: 2015
Quest’opera nasce da un processo sperimentale, utilizzando il caffè come se fosse inchiostro e una tazza di caffè espresso come uno strumento grafico. Seguendo questa logica, il fondo della tazza, utilizzata come un timbro di marchi di caffè, diventa un dispositivo per creare pattern di anelli. Ne deriva un motivo grafico con riferimento ai decori islamici, ai mosaici mediterranei o a tecniche pre-ispaniche, ricordandoci il percorso storico del caffè dalla penisola arabica, alle coste del Mediterraneo fino ai Caraibi, al Centro e al Sud America. Allo stesso modo, questo modello tenta di mettere in relazione le rotte geografiche contemporanee del caffè con l’esperienza quotidiana di questa sostanza e il suo contenitore.
ESTEBAN PIEDRA LEON Paese: Costa Rica Titolo: Untitled Tecnica: mista Anno: 2011
La pratica artistica ha qualcosa del lavoro dell’archeologo che scava sapendo che troverà qualcosa, ma non sa esattamente che cosa. Il processo di svelamento induce ad una serie di riflessioni sugli strati storici in cui sedimentano materiali e oggetti, e che è necessario reinventare a partire da strumenti intuitivi, speculativi o poetici. Il lavoro dell’artista si focalizza sul rapporto tra lo spazio, il soggetto, e le diverse forme di rappresentazione che derivano da questo processo. a più pregiata Arabica attraverso rapporti di partnership basati sullo sviluppo sostenibile. Con i migliori coltivatori del mondo – in Brasile, nei Paesi dell’America Centrale, in India e in Africa – l’azienda triestina sviluppa un rapporto di collaborazione a lungo termine trasferendo loro conoscenze e tecnologie e riconoscendo una remunerazione superiore ai prezzi di mercato.