La Danimarca è sempre più terra di conquista per i big mondiali del caffè. È di una decina di giorni fa, la notizia dell’accordo preliminare raggiunto da Lavazza per l’acquisizione di Merrild, tra i market leader di questo paese.
Questa settimana è stata la volta di Baresso, la massima catena di caffetterie danese, che si accinge a entrare nel sempre più nutrito portafoglio caffeario di JAB, la finanziaria della famiglia tedesca Reimann.
La stessa JAB aveva formalizzato a inizio giugno l’acquisizione, dai norvegesi di Herkules Private Equity Fund III, di Espresso House, una delle più importanti catene di caffetterie scandinave.
A distanza di sole tre settimane arriva questo nuovo annuncio, che conferma – se ce n’era ancora bisogno – le mire della holding lussemburghese nei paesi nordici.
Fondata nel 2000 da Kenneth Luciani, Baresso conta un totale di 47 locali. “Considerando la forte identità del brand, le location di spicco e la cultura del caffè espresso che ci contraddistinguono siamo fieri di essere riusciti ad attrarre uno degli investitori privati più importanti del mondo, in termini di impegno a lungo termine nel mercato del caffè a marchio di alta qualità” ha dichiarato Luciani.
“Assieme ai nostri straordinari partner siamo impazienti di contribuire all’ulteriore sviluppo di Baresso continuando a servire il miglior espresso della Danimarca”.
Il controllo di Baresso consentirà a JAB di rafforzare il presidio in nord Europa, in un’area che comprende i massimi mercati di consumo in termini di dati pro capite.
Il tutto aggiungendo un’ulteriore tessera a un impero che comprende – oltre alla partecipazione di maggioranza nella costituenda Jacobs Douwe Egberts, attraverso Acorn Holdings B.V. – Peet’s Coffee &Tea, un importante torrefattore di San Francisco, e Caribou Coffee, una della massime catene di caffetterie degli Stati Uniti.