La ripresa produttiva colombiana è graduale, ma poggia su basi solide. La conferma nei nuovi dati diffusi dalla Federazione nazionale dei produttori (Fedecafé), relativi al mese scorso.
A maggio sono stati infatti raccolti 1.165.000 sacchi di caffè, contro 1.050.000 sacchi (11%) nello stesso mese del 2014.
Tale dato porta il totale della produzione dall’inizio dell’anno solare 2015 a 5.006.000 sacchi, con un incremento del 9% rispetto al pari periodo dell’anno scorso.
La produzione nell’arco degli ultimi 12 mesi disponibili è di 12.551.000 sacchi, in crescita del 10% sui 12 mesi precedenti.
Nell’annata caffearia corrente sono stati sin qui raccolti (ottobre 2014-maggio 2015) 8.308.000 sacchi, con una variazione positiva, in questo caso, del 5%.
Positivo anche l’andamento dell’export, che è risalito il mese scorso a 1.006.000 sacchi evidenziando +20% su maggio 2014.
Nei primi 5 mesi del 2015, gli imbarchi colombiani sono stati di 4.863.000 sacchi, in crescita del 7%.
Analogo (+7%) l’incremento nei 12 mesi trascorsi, per un totale di 11.276.000 sacchi.
Infine, le esportazioni nei primi 8 mesi del 2014/15 sono state di 7.907.000 sacchi (+6%).
Rischio El Niño
Quali gli effetti del Niño sul prossimo raccolto colombiano? Sin qui il fenomeno è stato moderato – ha sottolineato in una recente intervista il responsabile marketing di Fedecafé Luis Fernando Samper – anche se “dicono che potrebbe crescere di intensità”.
L’Enso porta generalmente, in Colombia, un clima più secco del normale, ma gli effetti sono in realtà variabili da regione a regione. In alcune aree, un fenomeno di debole intensità potrebbe creare quel minimo di stress idrico atto a favorire la fioritura influendo dunque positivamente sulla produttività. Ma nelle regioni in cui è piovuto di meno, l’effetto potrebbe essere controproducente.
Samper sottolinea soprattutto che un tempo particolarmente secco e caldo potrebbe favorire il proliferare della scolite del caffè, come già in parte osservato nelle regioni di Caldas e Antioquia.
Micro lotti pagano
Guadagnare di più producendo piccoli lotti di caffè di altissima qualità. Questa la logica alla base del Programa de Microlotes, lanciato da Fedecafé nel 2010. In 5 anni, il programma ha portato premi per 750.747 dollari a oltre 320 produttori, che hanno venduto i loro micro lotti a quasi un centinaio di clienti di tutto il mondo.
Recentemente – scrive la Federazione – 25 produttori del dipartimento di Huila hanno ricevuto, per il loro caffè, un prezzo medio di 1.688.000 pesos per carga da 125 kg (circa 2,43 dollari/libbra).
Fedecafé sottolinea che l’intero provento delle vendite va ai cafeteros partecipanti al programma. Il Fondo nazionale del caffè e Fedecafé, quale amministratore del programma, non trattengono alcuna percentuale.