lunedì 23 Dicembre 2024
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Briciola, la gatta che adora il caffè

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Ciao a tutti, sono una gattona di tre anni e vorrei parlarvi un po’ di me. L’inizio della mia vita non fu dei più semplici, fui sottratta al calore della mia mamma dopo pochi giorni di vita e subito dopo abbandonata in un cassonetto. Grazie ad un veterinario riuscii a trovare subito una casa. La padrona di quella casa è una anziana signora, che sicuramente ha avuto in passato più di un gatto e penso anche qualche cane, ma mai una miciona come me…

Che dire, è affettuosa , quasi materna, ma anche invadente; continua, come il resto degli abitanti della casa, a tentare di attrarre la mia attenzione, mi batte le mani, mi fischia e spesso lancia delle urla dicendo: briciolaaaa!!!!!!!

Ma cosa vorrà dire, che significa sto’ termine briciola? Vuoi vedere che mi hanno affibbiato un nome tipo cane? Mahh. Spesso lancia queste urla, simili ad una sirena, quando sono alla scoperta di posti nuovi e allettanti, tipo quella pentola sul fuoco con l’acqua che bolliva, che bel tepore e lei che fa urla, urla, urla….addio scoperta …

Non ha apprezzato neppure i miglioramenti estetici che ho apportato all’appartamento: ad esempio ho ricamato le tende e i divani con le mie unghie e lei invece di ringraziare, ha urlato a perdifiato; ho fatto un bellissimo buco nel lavandino del bagno e lei che fa? Urla. Insomma, un po’ di gratitudine!

Poi c’è la figlia della nonnina. A differenza della mamma è più paziente, e fortunatamente manca per gran parte della giornata, forse perciò mi è più simpatica…. Con lei ho imparato qualche trucchetto per aver in premio qualche crocchetta: all’imbrunire quando arriva a casa miagolo un po’, mi struscio, e lei contenta come non mai mi allunga la crocchetta.

Il massimo della libidine lo raggiungo quando mi fa assaggiare una bevanda marrone scura, è molto profumata e io ne vado matta.

Mi sembra la chiamino caffè. Non vi dico nelle fredde sere d’inverno: mi accoccolo sotto le coperte insieme a lei, lo faccio perché fa freddo e lei è convinta lo faccio per affetto…
Il compagno della figlia per fortuna viene di rado a casa. Sembra sia stato lui a convincere le due ad adottarmi, e solo per questo sono paziente ed evito di affondare artigli e denti quando vuole giocare con me. Ma vuole giocare lui, non io.

Accidenti ma perché non prende un cane e mi lascia in pace? Io preferisco di gran lunga una bella caccia alla mosca, o magari una bella scalata agli armadi.

L’altro figlio invece, spesso invade il mio territorio con un altro gattaccio, un maschio castrato che per fortuna tengono lontano da me, altrimenti…

E non parliamo dei bambini, vicini, bottegai, operai, ma un po’ di sana pace felina?
Si, si, va bene un po’ sono grata, la casa è calda, il cibo di prima qualità, ma non crediate che mi prodighi in smancerie e coccole: sono una tipa tosta io! Tzè.

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