MILANO – Se la mamma assume caffeina durante i nove mesi di gravidanza aumentano le possibilità che il neonato nasca sottopeso. A dimostrarlo e’ una nuova ricerca della Sahlgrenska University pubblicata sulla rivista BMC Medicine.
Gravidanza e caffeina: attenzione alle dosi assunte
La caffeina durante la gestazione, stando allo studio, non solo e’ correlata alla nascita sottopeso del bebè ma anche all‘aumento della lunghezza della gravidanza.
La caffeina infatti, riesce a passare la barriera placentare esattamente come le sostanze nutritive e l’ossigeno. L’embrione non riesce a esprimere gli enzimi necessari per disattivare la caffeina.
Per questo l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) ha proposto il limite di trecento milligrammi di caffè’ al giorno durante la gravidanza
Anche se alcuni paesi hanno abbassato il limite a duecento milligrammi, meno di una singola tazza grande quotidiana. Lo studio ha analizzato quasi sessantamila gravidanze monitorate in relazione all’assunzione di tutte le fonti di caffeina: caffè, te’, bevande gassate e alimenti con cacao come torte, dessert e cioccolato.
“La nostra ricerca non ha trovato alcun legame tra la caffeina e il parto pretermine”
Ha spiegato Verena Sengpiel, responsabile dell’indagine “ma abbiamo invece rilevato un’associazione evidente tra il ridotto peso del neonato al momento della nascita e l’assunzione dell’alcaloide contenuto in diverse bevande”.
In cifre: un bambino di peso medio (3,6 chilogrammi) perde da 21 a 28 grammi per ogni cento milligrammi di caffeina al giorno nel grembo.
La caffeina inoltre aumenta la lunghezza della gravidanza di cinque ore ogni cento milligrammi al giorno. Lunghezza che arriva a otto ore in più se la caffeina arriva direttamente dal caffè’.
