Codice 4C: arriva la versione 2.0. L’Associazione 4C ha diffuso questa settimana il nuovo Codice di Condotta, che definisce i principi di sostenibilità del Codice 4C (Common Code for the Coffee Community).
Il 4C è uno standard entry level, definisce cioè criteri base di sostenibilità relativi a produzione, lavorazione e commercio nella filiera del caffè.
Il Codice di Condotta è sin d’ora applicato a 415 mila produttori e a oltre un milione di lavoratori agricoli in 24 paesi. Secondo l’Associazione ben 41 milioni di sacchi di caffè (pari al 29% della produzione mondiale) sono stati prodotti l’anno scorso nel rispetto dei 27 principi di sostenibilità (economica, sociale e ambientale) stabiliti dal Codice.
L’applicazione dei criteri viene accertata attraverso un processo di verifica (attuato da un verificatore autorizzato) a intervalli triennali.
Il nuovo Codice di Condotta punta a generalizzare la diffusione di questo standard di base su scala globale attraverso una migliore definizione e applicabilità dei suoi criteri lungo la filiera produttiva.
La versione 2.0 prevede in particolare:
- una maggiore attenzione alla gestione economica (Farming as a Business) e alla tenuta delle scritture contabili elementari, quale strumento di verifica della redditività;
- una più precisa definizione della dimensione economica e operativa dei piccoli produttori, per venire meglio incontro alle esigenze di questa specifica categoria;
- l’aggiornamento della lista dei pesticidi, ora in linea con quelle degli altri principali standard di sostenibilità, unità a norme più specifiche in materia di sicurezza dei lavoratori e di gestione integrata degli infestanti (IPM);
- la riorganizzazione organica all’interno del codice di disposizioni precedentemente disperse in altri documenti e una terminologia più chiara.
La revisione del Codice è frutto di un processo di consultazione durato oltre un anno, che ha coinvolto oltre 240 organizzazioni di tutta la filiera: produttori, commercianti crudisti, industrie, organizzazioni della società civile, agenzie governative, istituzioni scientifiche e di ricerca.
L’Associazione 4C ha inoltre analizzato i feedback forniti, nell’arco di 5 anni, dai verificatori autorizzati, in merito all’applicabilità dei criteri.
“La revisione del Codice è il risultato dell’ascolto di centinaia di stakeholder. Ci siamo concentrati su ciò che accade sul campo, abbiamo ascoltato le voci dei produttori ed escogitato modi per aiutarli a superare le sfide che stanno affrontando.
Siamo certi che il nuovo Codice consentirà a un numero ancora maggiore di produttori di aderire a questo standard e incamminarsi sulla strada della sostenibilità” ha dichiarato il presidente del comitato tecnico dell’Associazione 4C John Schluter.