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sabato 19 Aprile 2025
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Carolina Vergnano sull’aumento dei prezzi del chicco: “Ancora grande incertezza sui dazi di Trump”

Le cause sono talmente numerose che elencarle tutte non è possibile. Al primo posto il cambiamento climatico, che procura shock idrici e termici alle piante. Il risultato è un calo della produzione. Al secondo posto la crisi dei trasporti, con i ribelli yemeniti Houthi che attaccano le navi occidentali in transito da e per il canale di Suez

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Sono molte le cause per l’aumento del costo della tazzina: dal calo della produzione per il cambiamento climatico alle speculazioni. Carolina Vergnano, amministratrice delegata della torrefazione Vergnano e Corrado Alberto, presidente di Caffè Alberto, analizzano il complesso mercato del settore. Leggiamo di seguito un estratto de servizio pubblicato da TGR Piemonte.

Boom del costo del caffè: le cause secondo Carolina Vergnano e Corrado Alberto

MILANO – “L’aumento del costo del caffè nel 2024 è stato oltre il 70 per cento rispetto all’anno precedente e il 2025 è iniziato con un’ulteriore tensione sui mercati con incrementi ancora superiori”. A dirlo è Carolina Vergnano, amministratrice delegata di Caffè Vergnano. Le fa eco il presidente di Caffè Alberto, Corrado Alberto: “La fluttuazione – spiega – è tale per cui addirittura gli esportatori nei paesi d’origine non hanno la capienza finanziaria per acquistare il caffè verde che dovrebbero esportare”.

Le cause sono talmente numerose che elencarle tutte non è possibile. Al primo posto il cambiamento climatico, che procura shock idrici e termici alle piante. Il risultato è un calo della produzione. Al secondo posto la crisi dei trasporti, con i ribelli yemeniti Houthi che attaccano le navi occidentali in transito da e per il canale di Suez. Di conseguenza le compagnie di navigazione sono costrette a circumnavigare l’Africa aumentando costi e tempi. Ultimi sul podio gli speculatori. “C’è anche un aumento della domanda – aggiunge Alberto – per cui paesi che non consumavano caffè come la Cina, stanno iniziando a berlo, e l’aumento della domanda da che mondo e mondo fa aumentare il prezzo”.

A questo scenario va aggiunta la nuova incognita dei dazi del presidente Trump. “Il mercato americano – spiega Vergnano – rappresenta non oltre il 5% del nostro fatturato. C’è ancora grande incertezza su come possa finire questa storia dei dazi di Trump per cui noi siamo in attesa di capire come va a finire questa decisione”.

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