BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – C’è una luce che parla più forte di mille parole. Un silenzio che diventa colore, sguardo, gesto. E la fotografia che diventa “medicina” per l’anima, pronta a cogliere ovunque bagliori di luce e speranza. È da questo silenzio, scelto come forma di protesta e di resistenza, che nasce l’arte di Nidaa Badwan, protagonista della mostra che inaugurata martedì 15 aprile alle ore 17:30 presso la sede Simonelli Group, a Belforte del Chienti.
Simonelli Group sponsor del Premio Pannaggi/Nuova Generazione
L’evento celebra la vincitrice della settima edizione del Premio Pannaggi/Nuova Generazione 2024, e si apre in occasione della consueta cerimonia di consegna dell’opera a Simonelli Group, main sponsor del premio. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi e i Musei Civici di Macerata.
In mostra, una selezione delle opere che hanno incantato il pubblico e la critica nei mesi scorsi a Macerata.

Ma a rendere questo appuntamento ancora più speciale è stata l’esposizione di un’opera inedita, nata durante i lunghi mesi di auto-reclusione dell’artista a Gaza: una stanza trasformata in mondo, in manifesto silenzioso per i diritti umani e delle donne, in atto poetico e politico insieme.

Classe 1987, nata ad Abu Dhabi, cresciuta a Gaza e marchigiana d’adozione, Nidaa Badwan ha trovato nella fotografia il suo linguaggio più potente. Un linguaggio che – come scrive la professoressa Paola Ballesi – “ci racconta attraverso i suoi occhi, i suoi colori, il suo corpo che diventa parte dell’opera. Un’estetica della speranza, capace di trovare luce anche nel buio più profondo”.
“Siamo onorati di ospitare le opere di Nidaa Badwan nei nostri spazi, così come tutte le opere vincitrici delle passate edizioni del Premio Pannaggi/Nuova Generazione” dichiara Nando Ottavi, presidente Simonelli Group. “Sostenere l’arte, la creatività e il talento delle nuove generazioni fa parte del nostro impegno e della nostra missione”