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mercoledì 16 Aprile 2025
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Caffè: berlo sei ore prima di dormire potrebbe avere effetti negativi sul sonno, lo studio

Il dottor David Benavides, medico specialista in medicina del sonno, come riportato da Donna Moderna citando Newsweek: "La caffeina blocca l’adenosina, la sostanza prodotta dal nostro corpo che regola il ritmo del sonno e cresce durante le ore di veglia, aumentando la voglia di dormire. Se la caffeina è ancora presente nel nostro corpo prima di coricarci, l’azione stimolante non si esaurisce anche se il più delle volte non ce ne accorgiamo. Gli studi hanno inoltre suggerito che, oltre a ridurre il sonno, la caffeina potrebbe compromettere la qualità di quello profondo, essenziale per molteplici funzioni, tra cui il recupero muscolare"

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Bere caffè nell’arco delle sei ore prima di coricarsi potrebbe avere ripercussioni negative sulla qualità del sonno e sul riposo generale: questa è la conclusione dello Sleep Disorders & Research Center presso l’Henry Ford Hospital di Detroit. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Donna Moderna.

Gli effetti del consumo di caffè prima di dormire

MILANO – Caffè sì, ma con moderazione e un’occhio alle lancette dell’orologio. Secondo gli studi dello Sleep Disorders & Research Center presso l’Henry Ford Hospital di Detroit, è infatti sconsigliabile bere caffè nell’arco delle sei ore prima di andare a dormire.

Newsweek ha intervistato il dottor David Benavides, medico specialista in medicina del sonno, in merito ai risultati secondo i quali l’assunzione di caffeina anche sei ore prima di andare a letto può disturbare significativamente il sonno, ridurne la durata e avere effetti negativi sul riposo generale.

“La caffeina blocca l’adenosina, la sostanza prodotta dal nostro corpo che regola il ritmo del sonno e cresce durante le ore di veglia, aumentando la voglia di dormire”, spiega Benavides. Fino a quando abbiamo caffeina in corpo, l’effetto calmante dell’adenosina viene fissato e le cellule nervose rimangono attive.

“Se la caffeina è ancora presente nel nostro corpo prima di coricarci, l’azione stimolante non si esaurisce anche se il più delle volte non ce ne accorgiamo – continua il medico come riportato su Donna Moderna -. Gli studi hanno inoltre suggerito che, oltre a ridurre il sonno, la caffeina potrebbe compromettere la qualità di quello profondo, essenziale per molteplici funzioni, tra cui il recupero muscolare”.

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