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martedì 01 Aprile 2025
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Associazione museo del caffè di Trieste: 5° appuntamento dei Cenacoli con Katia Brugnolo, docente di Storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Verona

Brugnolo: “L’appuntamento sarà una preziosa occasione per rileggere, assieme a tutti gli interessati, collezionisti e appassionati della materia, i contenuti della mostra che organizzai, in qualità di Conservatore, al Museo Civico della Ceramica di Nove (Vicenza) nel 2002, condividendo l’iniziativa con un prestigioso comitato scientifico, formato da studiosi della ceramica del calibro dei milanesi Raffaella Ausenda e Luca Melegati, e della studiosa napoletana Angela Caròla Perrotti, che seguiva le vendite di Christies’. E venne coinvolto anche il corso di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Verona, che produsse pregevoli opere sulle celebri bevande"

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TRIESTE – Quinto appuntamento giovedì 27 marzo con il ciclo 2024-2025 dei Cenacoli del caffè, organizzati dall’Associazione museo del caffè di Trieste guidata da Gianni Pistrini e giunti ormai al traguardo dell’ottava edizione. L’incontro si svolgerà nella tradizionale sede dell’Hotel Savoia Excelsior, con inizio alle ore 17.30, e vedrà in quest’occasione l’intervento di Katia Brugnolo, docente di Storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Verona, che torna a Trieste dopo il grande e indimenticato successo della sua conferenza di due anni fa, sempre con la AMDC, stavolta per trattare il tema “Tè, caffè e cioccolata a Nove e in Europa – Maioliche, porcellane e terraglie dal XVIII al XX secolo”.

Il 5° appuntamento dei Cenacoli del caffè

Studiosa e artista lei stessa, scrittrice e curatrice di raffinati cataloghi e libri dedicati ad artisti, ceramisti e a collezioni museali, ha tra i suoi ultimi lavori la pubblicazione del libro “Vincent van Gogh – Dipingo il mio sogno” (2023) derivante dalla ricerca “Tra Arte e Psicoanalisi” e presentato nel 2024 al festival Pordenonelegge.

“L’appuntamento – anticipa Brugnolo – sarà una preziosa occasione per rileggere, assieme a tutti gli interessati, collezionisti e appassionati della materia, i contenuti della mostra che organizzai, in qualità di Conservatore, al Museo Civico della Ceramica di Nove (Vicenza) nel 2002, condividendo l’iniziativa con un prestigioso comitato scientifico, formato da studiosi della ceramica del calibro dei milanesi Raffaella Ausenda e Luca Melegati, e della studiosa napoletana Angela Caròla Perrotti, che seguiva le vendite di Christies’. E venne coinvolto anche il corso di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Verona, che produsse pregevoli opere sulle celebri bevande”.

Brugnolo aggiunge: “Nell’incontro esamineremo assieme in primis il periodo del Settecento, in cui si diffuse l’uso delle preziose bevande calde, poi si procederà con esempi dei secoli successivi fino all’evoluzione verso il moderno design. Rileveremo come le diverse tipologie di tazzine e chicchere con piattini, teiere, caffettiere e cioccolatiere, siano state indicativa testimonianza delle esigenze della ricca borghesia che, nel suo ambizioso desiderio di aumentare il proprio prestigio cercava sempre nuove ricercatezze, a cui la nobiltà era indifferente”.

Tazzina e piattino da collezione (immagine concessa)

In conclusione: “Così ripercorreremo ragioni storiche e analizzeremo opere pittoriche a testimonianza della considerazione all’epoca di set da tè, caffè e cioccolata quali status symbol; fino all’evoluzione delle tipologie del vasellame sia in ambito europeo che in Oriente”.

Katia Brugnolo, come detto docente all’Accademia statale di Belle Arti di Verona, alla cattedra di Storia dell’Arte antica, moderna e contemporanea, è anche Coordinatrice del Dipartimento Arti Visive e membro del Consiglio Accademico.

È stata Conservatore al Museo Civico di Palazzo Ricchieri a Pordenone e consulente scientifico al Museo Civico di Palazzo Chiericati a Vicenza nonché Conservatore al prestigioso Museo Civico della Ceramica di Nove (Vicenza) per un ventennio. Ha progettato e realizzato numerose mostre di arte e ceramica antica e contemporanea; nel 2016, in particolare, ha curato a Trieste un’esposizione con preziose ceramiche tratte da collezioni private, al Castello di Miramare, con oltre 100.000 visitatori. Dal 2018 tiene conferenze sull’arte contemporanea al Palazzo Chiericati di Vicenza.

Pietro Longhi, La cioccolata del mattino, 1760 ca. (immagine concessa)

Nel suo originale percorso pittorico e scultoreo, Brugnolo ha appreso dapprima dai maestri di Nove la tecnica del decoro tradizionale, dipingendo motivi floreali tradizionali, quindi creando e adattando figurazioni astratte a oggetti ceramici in moderno design, così rispondendo a linguaggi diversi, entrambi a lei molto cari: da un lato la precisione del decoro tratto da tessuti di opere di Paolo Veronese (XVI sec.) e Paolo Veneziano (XIV sec.), dall’altro la pittura astratta con motivi che si ispirano ai colori e al flusso rigenerante dell’acqua e della danza.

Nell’aprile 2017 ha esposto, su invito, alla “International Teapot Exhibition” a Shanghai. Ha ricevuto la Honorable Mention nel Concorso internazionale “L’acqua meraviglia della terra”, a Gualdo Tadino, nel 2017.

Ha esposto in questi anni in numerose città italiane. Il 12 ottobre 2019 ha ricevuto il Premio Arte dalla Fondazione Mazzoleni, all’Hotel Monaco & Gran Canal, a Venezia. Attualmente è curatrice di mostre d’arte contemporanea al GHV Hotel, a Creazzo (Vicenza).

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti. L’incontro potrà venir seguito anche on line sul portale web dell’Associazione: www.amdctrieste.it o tramite il profilo Facebook aMDCTrieste.

Il ciclo dei “Cenacoli” 2024-2025, stavolta organizzato attorno al tema-guida “La trasversalità del caffè”, è coordinato anche quest’anno da Nicoletta Casagrande (responsabile dell’InfoLibro-Salotto multimediale del libro italiano di Capodistria) assieme al vicepresidente di AMDC Doriano Simonato.

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