TRIESTE – Amigos Caffè a dimensione bambino, per raccontare la storia di una piantina che da “piccola piccola” diventa “grande grande” e si riempie di bacche di colore rosso dalle quali si estraggono i chicchi di caffè. “Una settimana fa siamo stati contattati dalla maestra Susanna Cucchi della scuola dell’infanzia OMA – racconta Arianna Mingardi di Amigos Caffè e Presidente dell’Associazione Caffè Trieste – per programmare una visita per 50 bambini e bambine dai 4 ai 6 anni direttamente in stabilimento”.

Mingardi aggiunge: “Immediatamente abbiamo compreso che far entrare nel reparto produttivo un consistente numero di bambini così piccoli non sarebbe stato facile, poco sicuro e probabilmente di difficile comprensione. Il desiderio però di non arrenderci ad una così bellissima richiesta ci ha portato a proporre una soluzione diversa: saremmo stati noi ad andare da loro, saremmo stati noi a portare la magia del chicco di caffè da loro”.
Così è stato. Giovedì 20 marzo, alla presenza di 50 tra bambini e bambine, Arianna, Gloria e Matteo hanno raccontato la storia della scoperta del chicco di caffè, secondo una delle leggende più conosciute, hanno mostrato una piccola piantina di caffè arabica, piccola come i bambini in ascolto, hanno mostrato foto dei paesi produttori, hanno fatto vedere e toccare con mano chicchi di caffè crudi ( Arabica e Robusta, lavati e non) e tostati e come, gran finale, si è provveduto a realizzare la bevanda del caffè con una classica moka, con tanto di brontolio e profumo.
“E’ stato bellissimo – racconta Matteo – vedere l’attenzione durante la storia, l’entusiasmo nel toccare i chicchi di caffè crudi e quelli tostati”.
Che possa diventare un format per le scuole dell’infanzia e di quelle di primo grado?
Amigos Caffè, con il supporto di Associazione Caffè Trieste, è pronta.