MILANO – Non si arresta la corsa al rialzo dei futures nel mercato degli arabica: ieri, mercoledì 5 marzo, il contratto per scadenza maggio della borsa di New York si è rivalutato di ulteriori 1.155 punti terminando la seduta a 409,95 centesimi, dopo avere toccato un massimo giornaliero di 418,55 centesimi. Le piogge insufficienti nella cintura brasiliana del caffè continuano a dettare il sentiment.
Dall’inizio della settimana, il benchmark si è rivalutato di quasi 37 centesimi! Diverso l’andamento all’Ice Robusta, che dopo due sedute in forte rialzo ha chiuso ieri in lievissimo calo (-$2) sulla scadenza principale (maggio), a 5.643 dollari.
A frenare invece la borsa londinese, le previsioni di piogge abbondanti in Vietnam, benefiche per lo sviluppo del nuovo raccolto e utili per il reintegro delle riserve idriche.
I torrefattori di tutto il mondo sono alle prese con costi sempre più fuori controllo in tutte le voci: dalla materia prima alla logistica e l’energia.
In apertura del numero di oggi di Comunicaffè, la storica Caffè Goppion lancia un appello a unire le forze, in un momento di grandi cambiamenti per il mercato del caffè e di gravi difficoltà finanziarie e operative per l’industria della torrefazione
Ma come se la stanno cavando i giganti del settore? E quali criticità evidenziano i loro ultimi bilanci, al di là dei risultati positivi che hanno registrato?
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