Massimiliano Mattone, bartender, coffee trainer e autore del libro Il barista di casa (ne abbiamo parlato qui), ha condiviso sul profilo Facebook un’interessante analisi su quale potrebbe essere il giusto prezzo del chicco di caffè nel Bel Paese. Condividiamo di seguito il contenuto integrale del post.
Il prezzo del caffè in Italia
di Massimiliano Mattone
MILANO – “Come formatore mi trovo spesso a rispondere alla domanda: “Ma perché il prezzo del caffè aumenta? E quanto dovrebbe costare davvero?” Oggi, con i miei studenti, abbiamo fatto due conti ipotizzando il prezzo giusto per un espresso in un bar che acquista caffè a 30€/kg.
Partiamo dalla materia prima: un espresso richiede circa 8g di caffè, quindi:
1 kg di caffè = 125 tazzine (senza sprechi)
30€ ÷ 125 = 0,24€ per tazzina
Ma questo è solo l’inizio. Il caffè attraversa una lunga filiera prima di arrivare al bar:
- Coltivazione e raccolta equivalgono a 0,04€ per tazzina
- Lavorazione e selezione equivalgono a 0,02€ per tazzina
- Esportazione e logistica per 0,02€ a tazzina
- Importazione e tasse a 0,04€ per tazzina
- Torrefazione e confezionamento a 0,06€ per tazzina
- Distribuzione e vendita al bar per 0,08€ a tazzina
E i costi del bar?
- Acqua, energia, pulizia a 0,05€
- Stipendio del barista a 0,30€
- Affitto e spese fisse a 0,30€
Il prezzo giusto per un espresso?
Con un costo totale di 1,57€, per avere almeno un 30% di margine, il prezzo ideale si riassumere nell’equazione 1,57€ × 1,30 = 2,04€
Se un espresso costa meno di 1,50€, il rischio è che il bar lavori con margini minimi o addirittura in perdita.
E se il caffè costasse 10€/kg?
Il costo per tazzina scenderebbe a 1,37€
Prezzo consigliato con margine: 1,78€
In conclusione, oggi vendere un espresso a 1 euro non ripaga il lavoro di nessuno”.
Massimiliano Mattone